UN MESE DOPO L´´AZZERAMENTO REGNA L´´IMMOBILISMO TOTALE

“A quasi un mese dall’azzeramento della giunta da parte del sindaco Laddomada, a Crispiano tutto tace, l’azione amministrativa è più ferma che mai, il paese soffre dei problemi che rimangono insoluti e si va avanti così, nella precarietà e nell’immobilismo, quasi nella rassegnazione”. Sono le parole con cui Michelangelo Serio, Renato Perrini, Stefano Liuzzi e Giuseppe Delfino, consiglieri comunali del Pdl, commentano la decisione del primo cittadino di azzerare la giunta e di rimettere le deleghe assessorili.
I consiglieri lamentano la mancata ufficializzazione dei motivi di quella che definiscono una vera e propria crisi ed il silenzio da parte dei partiti in teressati, affermando che “ non vi è traccia di alcun dibattito interno o pubblico o commento o nota ufficiale che evidenzi un avvenuto confronto o scontro, magari su temi di interesse pubblico dai quali dipenda lo sviluppo del nostro territorio, che abbia determinato spaccature o divisioni”. Un unico dato per loro è certo: “A Crispiano la cosa pubblica è divenuta una questione privata fra pochi notabili”. Un comportamento inaccettabile nell’ambito della democrazia,anche perché priva i cittadini di una guida e delle risposte che, in molti casi, attendono. Risposte che, sempre secondo il gruppo di opposizione, forse non arrivano poiché si è in clima pre- elettorale e quindi non si vogliono creare imbarazzi a nessuno.
I consiglieri lamentano inoltre il fatto che il sindaco riceva un solo giorno della settimana, che sia venuta meno la manutenzione delle strade, che la criminalità sia in aumento, che le tasse siano al top e che gli amministratori abbiano un livello di iniziativa “prossimo allo zero”. Un quadro desolante, in cui rientra anche il Pug, l’unico ad andare avanti, ma “con tutti i suoi problemi e le insanabili contraddizioni strutturali, dove le logiche che si sono affermate non sono state proprio quelle della valorizzazione del territorio”.

Fonte: Paola Guarnieri