ACCUSE INFONDATE SUGLI APPALTI QUEL DOCUMENTO E´´ DIFFAMATORIO

Una denuncia – querela è stata sporta dalla giunta di Crispiano. Destinatari del provvedimento legale, gli autori di un documento circolato nei giorni scorsi, “in cui vengono fatte affermazioni e considerazioni che appaiono diffamatorie e calunniose verso l’am – ministrazione, chi la rappresenta, la cittadinanza e in qualche caso anche verso gli stessi uffici comunali addetti alla gestione dei servizi”.
Nel documento in questione l’amministrazione comunale veniva attaccata per la pubblicazione di un bando che prevedeva la realizzazione di due strade con i fondi per la riqualificazione della viabilità urbana. Una di queste strade, secondo i firmatari del documento, di urbano avrebbe ben poco, perché si trova in aperta campagna. Non solo. Sempre secondo gli autori del documento, la strada in questione servirebbe a giustificare l’amplia – mento della zona edificabile previsto in quell’area dal nuovo Pug. Si conclude con un “invito a vigilare su tutte le gare di appalto, passate e future, perchè ci sono voci di in filtrazioni in sub-appalto di organizzazioni malavitose che vogliono mettere radici in un Paese ancora vergine da questo punto di vista”.
Accuse molto pesanti, a cui l’amministrazione ha subito deciso di rispondere adendo le vie legali. Come già affermato in precedenza dal sindaco Giuseppe Laddomada, infatti, l’amministrazione adesso ribadisce che quanto detto nel documento è privo di fondamento, in quanto la strada incriminata non si trova in campagna, ma fa parte del piano di lottizzazione del 1984 , mentre l’incarico per il suo progetto preliminare è del 2002 e quello esecutivo del 2003. Nulla a vedere con il Pug, dunque. Inoltre, nella delibera è precisato “che la gestione delle procedure di gara degli appalti è prerogativa esclusiva ed assoluta degli uffici comunali, senza alcuna ingerenza da parte degli amministratori comunali.” Da qui la necessità di stabilire se vi sono responsabilità penali e l’eventuale richiesta di risarcimento da parte del Comune, per i danni materiali, morali e di immagine subiti, soprattutto relativamente alle affermazioni sulle possibili infiltrazioni malavitose in paese.

Fonte: Paola Guarnieri