A volte basta il caso a cambiare il corso della propria vita. Ed in effetti è stato proprio il caso ad avere un ruolo rilevante nell’incidente stradale in cui un uomo di 68 anni, Cosimo Calabretto, ha perso la vita a Crispiano.
L’incidente è avvenuto in via Palermo, nei pressi delle Grotte del Vallone, quelle in cui a dicembre viene allestito il presepe vivente. E’ circa mezzanotte di sabato quando una Rover rossa imbocca quella strada, che all’inizio è leggermente in discesa. Alla guida dell’auto c’è Barbara Stano, 57 anni, pensionata, al suo fianco il marito, Cosimo Calabretto appunto, anch’egli pensionato. I due stanno probabilmente rientrando a casa. La loro abitazione, infatti, si trova all’incirca all’estremità opposta di Via Palermo, precisamente all’inizio della provinciale che collega Crispiano a Statte. Per cause non ancora accertate la donna ha perso il controllo della vettura, che ha iniziato a sbandare pericolosamente. Non si sa ancora come, poiché la dinamica dell’accaduto è al vaglio dei carabinieri, fatto sta che la Rover è andata a sbattere violentemente contro la staccionata in legno che delimita l’area verde antistante le grotte. Con l’impatto, i paletti di legno hanno cominciato a staccarsi, volando da più parti. Uno di questi, però, ha preso una direzione imprevista ed ha sfondato il parabrezza dell’auto, prendendo in pieno petto l’uomo. Il colpo è stato violentissimo e per Calabretto non c’è stato più nulla da fare. Intanto l’auto si è finalmente arrestata.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 della Misericordia, i carabinieri della locale stazione, coordinati dal luogotenente Cosimo Vinciguerra e quelli del comando provinciale di Massafra, coordinati dal tenente Alessandro Starace. I sanitari non hanno potuto fare nulla per Cosimo Calabretto, mentre la moglie, che presentava varie contusioni ed era in evidente stato di shock, è stata trasportata in ospedale.
La notizia dell’incidente ha gettato nello sconforto la comunità crispianese, in cui i coniugi Calabretto sono abbastanza conosciuti. Qui,infatti, hanno gestito per alcuni anni una piccola fabbrica di confezioni, che produceva per firme dell’abbigliamento. Ed è anche per questo motivo che i due hanno deciso di trasferirsi da Fasano proprio a Crispiano, in un’abitazione al di sopra della loro azienda. Nonostante fossero in pensione già da un annetto, hanno poi deciso di restare a vivere qui. Una vita tranquilla, senza scossoni, fino alla tragica nottata di ieri.
Fonte: Paola Guarnieri