Venerdì 22 ottobre, alle ore 19.00, nella Sala Consiliare del Comune di Crispiano, Roberto Caprara, terrà una relazione su: “Crispiano nel panorama rupestre”.
Porgerà il saluto il sindaco di Crispiano Giuseppe Laddomada, a cui si unirà una breve presentazione dello studioso e archeologo dott.ssa Annalisa Biffino.
All’importante incontro sono stati invitati gli amici de “Umanesimo della Pietra” che pubblicheranno la relazione sulla loro rivista, amministratori, studiosi, docenti, studenti, rappresentanti di associazioni, autorità e cittadini.
“Un evento culturale della massima importanza – ha sottolineato il consigliere delegato alla Cultura Sergio Sisto – non soltanto per il territorio di Crispiano, ma per l’intero patrimonio rupestre dell’arco ionico, a cui si auspica la presenza numerosa della cittadinanza”.
Roberto Caprara subito dopo la laurea iniziò la sua carriera di insegnante nel Liceo Archita. Ha insegnato anche nel Liceo Tito Livio di Martina Franca e nel Liceo Michelangiolo di Firenze. Dal 1947, insieme a suo fratello Attilio, fu fedele compagno di padre Luigi Abatangelo che considerò sempre suo maestro. Abbandonò la linguistica e passò a studiare l’archeologia post-classica nel Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana di Roma e presso l’Istituto di Antichità Bizantine e Ravennati di Ravenna, dell’Università di Bologna. Dedicatosi professionalmente all’archeologia, soprattutto dopo essersi dimesso dall’insegnamento nel 1983, ha condotto numerose campagne di scavo e di ricerca in Puglia, in Toscana e soprattutto in Sardegna, dove ha vissuto per vent’anni.
E’ profondamente convinto che l’Archeologia oggi non sia più una scienza sussidiaria, quasi un’ancella, della Storia, ma, soprattutto l’Archeologia medioevale, sia scienza storica a pieno titolo (l’archeologo medievista legge e interpreta i documenti esattamente come lo storico).
Nelle sue ricerche archeologiche si è anche occupato della chiesa ipogea detta “Cripta Pozzo in Carucci”, al confine tra Massafra e Crispiano, dove si trovava l’unico affresco rappresentante Posidonios, il Santo Vescovo di Calama, in Numedia, discepolo e biografo di Sant’Agostino, le cui spoglie, recuperate in Italia Meridionale dall’Imperatore Ludovico II, furono successivamente donati al Vescovo di Reggio Emilia, ed attualmente venerate nel Comune di S. Possidonio in provincia di Modena, comune con il quale Crispiano ha avviato un “gemellaggio” storico-cuturale, grazie alla conoscenza reciproca del prezioso sito archeologico, promossa dal compianto storico modenese Federico Teodoro, in occasione della mostra de “Le cento masserie di Crispiano” allestita nel 1988, nella masseria “Le Mesole”, ad iniziativa della Biblioteca Civica “C. Natale”.
Fonte: Silvia Laddomada