di e con Gianfranco Berardi
e la partecipazione di
Davide Berardi: voce solista e chitarra
Giancarlo Pagliara: fisarmonica
Vincenzo Pede: percussioni
Francesco Salonna: contrabasso
Regia Gianfranco Berardi – Gabriella Casolari
Luci Gabriella Casolari
Costumi Pasqualina Ignomeriello
Spettacolo vincitore dei premi:
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA – JoakimInterFest di Kragujevac (Serbia)
“Per l’emozione estetica e la gioia che ha saputo suscitare nel pubblico”
PRIMO PREMIO DEL PUBBLICO – JoakimInterFest di Kragujevac (Serbia)
Oltre a cantante, attore, cantautore, dalla travolgente forza interpretativa, mister Volare è stato uomo semplice e forte, umile e rivoluzionario, un esempio da seguire fermamente ancorato alla sua origine, alle sue radici meridionali mai rinnegate, anche se spesso confuse e tenute a distanza. Un’avventura profonda da vivere con leggerezza con la quale concederci la possibilità di un comune sogno di libertà, ad occhi chiusi e braccia spalancate, provando in un attimo a poter volare, così come Mimì potette fare, nell’attimo stesso in cui la sua voce faceva vibrare tutto il mondo, portandosi dentro tutti gli sforzi, le lacrime, i bocconi amari, assieme al calore, la tempra, le passioni ed il sangue scuro, della sua terra.
Lo spettacolo è stato ospitato il 10 ottobre al JoakimInterFest di Kragujevac, in Serbia, dove ha vinto il Premio speciale della Giuria per “l’emozione estetica, pura e gioiosa, che ha saputo suscitare in una platea allegra e divertita” e il Premio del pubblico come spettacolo più gradito.
Il JoakimInterFest è alla sua quinta edizione, si svolge nel Knjazesko Srbski Teatar, il più antico teatro serbo, costruito nel 1835, ospita spettacoli di drammaturgia contemporanea, con particolare attenzione per quei testi che sviluppino idee e linguaggi innovativi.
Il 20 settembre 2010 è uscito il libro “Viaggio per amore. Dal Deficiente a Land Lover”. Una raccolta di esti scritti da Gianfranco Berardi, edito da Ubulibri.
Il libro comprende la pièce Il deficiente (scritta con la collaborazione di Gaetano Colella, attore, autore e regista tarantino nato nel 1978) che racconta di una famiglia in cui Omar, personaggio principale non vedente, vincola e costringe con astuzia i fratelli a sottomettersi ai suoi voleri. Nella casa in cui i tre vivono, tutto è a misura di cieco e i due fratelli, Nino e Scimo, si allenano ogni giorno a vivere al buio, unica arma di salvezza e di difesa rispetto al mondo esterno e alle temutissime ‘SS’, i Servizi Sociali. Nino e Scimo, rispettivamente fratello minore e maggiore, fra sensi di colpa e pigrizia, rinunciano alla propria vita per dedicarsi alla cecità del dispotico deficiente Omar. Un ribaltamento di ruoli e il finale a sorpresa inducono il lettore/spettatore a riflettere sulla cecità, in questo caso metafora dell’egoismo, e sulle deficienze che tutti noi abbiamo sull’argomento.
Briganti, testo vincitore del Festival Internazionale del Teatro di Lugano nella sezione “L’AltroFestival”, Iª edizione ottobre 2005, in cui un giovane ventiseienne recluso, perché ritenuto sovvertitore dell’ordine pubblico e renitente alla leva, racconta e rivive, mescolando storiografia ufficiale e fantasia popolare, gli avvenimenti principali dell’Unità d’Italia. Sarà proprio in sogno che il brigante riuscirà a vivere il proprio matrimonio, ad ascoltare l’omelìa del prete, confrontandosi con alcuni particolari invitati alla festa nuziale come Garibaldi e Cavour, tutti interpretati da Berardi.
In ultimo la pièce scritta con la collaborazione di Elle Morano intitolata Land Lover. La terra dell’amore. Il testo, che ha ottenuto il sostegno dell’iniziativa “Nuove Creatività” progetto dell’ETI, è stato messo in scena per la prima volta al Napoli Fringe Festival, Teatro Trianon, il 6 giugno 2009. L’autore ci racconta di un viaggio, metafora moderna di un percorso evolutivo dell’anima, sull’isola dei sogni Land Lover, terra dell’amore, dove si incontreranno un santone, che promette miracoli e risposte a domande esistenziali, una sua devota, un imprenditore e un transessuale. I personaggi daranno vita al susseguirsi di situazioni esilaranti ma nello stesso tempo anche tragiche, amare, specchio di una sensazione d’impotenza e di profonda insoddisfazione che spesso ci coglie nostro malgrado anche nella vita di tutti i giorni.
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Fonte: Davide Berardi