Da più parti provengono segnali di un peggioramento ulteriore del DEGRADO AMBIENTALE.
Rifiuti d’ogni genere si trovano sparsi in cumuli, ai margini delle nostre strade provinciali; spesso sono piccole discariche, come ad esempio sulla vecchia Crispiano-Martina Franca (via per Pilano). Si abbandona di tutto: materassi, copertoni, sanitari ed elettrodomestici, materiali edili ed eternit. Questa strada ha un rilevante valore paesaggistico: per l’attraversamento del bosco, presente nel solco vallivo della collina; i muri a secco e le querce secolari aggettanti sino all’altro lato della strada, nel tratto di pianoro verso Martina.
Una vera e propria emergenza
A Crispiano, alla fine di gennaio, in una mattina umida e fredda, c’era un’aria ammorbata da un cattivo odore (si avvertiva in vari punti del paese), lo stesso avvertito a Lizzano, dove nelle vicinanze c’è una discarica che serve diversi comuni limitrofi e che in questi giorni ha visto il conferimento dei rifiuti provenienti dalla Campania. Sempre a Crispiano, spesso si respira nell’aria, localizzato in luoghi di volta in volta diversi, odore di plastica bruciata, soprattutto d’inverno: questi gas sprigionati sono tossici.
A Crispiano, di fianco ai cassonetti della spazzatura si trovano cumuli di cartoni d’imballaggio provenienti da alcuni esercizi commerciali: una consuetudine che dura da diversi anni: un grande spreco di materia prima e di energia occorrente per fabbricare la carta ex novo! A fianco ai raccoglitori della differenziata, la gente lascia buste piene di oggetti di plastica e non le deposita all’interno dei raccoglitori; contenitori in vetro ingombranti; materiali vari da riciclare. La cittadinanza sente il problema e vuole collaborare ma trova difficoltà: appena l’8-9% dei rifiuti domestici é differenziato (dati forniti dalla Regione Puglia)!
A Martina Franca, il suo territorio si presenta con: cassonetti stracolmi, con accanto cumuli di rifiuti vari che provocano uno scempio paesaggistico. L’insediamento antropico diffuso, che supera per tre volte in estensione la superficie urbana della città, per la costruzione di diversi complessi residenziali e di dimore stabili, comporta un forte aggravio di costi per il Comune (e per le famiglie). Il Comune deve sopportare la raccolta e lo smaltimento di rifiuti urbani(così come si producono in città) anche se provengono da un’area rurale, extramurale. A Martina, la raccolta differenziata è il 3-4%!
Nuovi stili di vita
Il Decreto Ronchi nel ’97 prevedeva un obiettivo del 35% in sei anni, con sanzioni dell’UE verso i Comuni inadempienti. Attualmente, la normativa nazionale prevedeva minimo il 45% nel 2008 e il 65% nel 2012. La tassa sui rifiuti sarebbe più bassa se la raccolta differenziata cresce in peso e tipologie di materiali separati. Molto c’è da fare. Manca una diffusa e permanente in-formazione: necessaria per ogni sistema di raccolta. Ci vogliono diverse forme di incentivi.
Vedere questi sprechi e oltraggi all’ambiente e vivere questi disservizi, suscita amarezza e sgomento. I giovani poi, ne sono influenzati negativamente. La politica deve svolgere il suo ruolo!
Una società sporca, individualista, incurante del bene comune, del patrimonio e delle risorse; che non rispetta l’altro e l’ambiente naturale, è destinata all’impoverimento culturale ed economico, al decadimento della propria civiltà.
Anche la Chiesa con Benedetto XVI, nella sua ultima enciclica, ha trattato in maniera autorevole del problema ecologico, scrivendo: “Le modalità con cui l’uomo tratta l’ambiente influiscono sulle modalità con cui tratta se stesso, e viceversa. Ciò richiama la società odierna a rivedere seriamente il suo stile di vita che, in molte parti del mondo, è incline all’edonismo e al consumismo, restando indifferente ai danni che ne derivano E’ necessario un effettivo cambiamento di mentalità che ci induca ad adottare nuovi stili di vita <>. Ogni lesione della solidarietà e dell’amicizia civica provoca danni ambientali, così come il degrado ambientale, a sua volta, provoca insoddisfazione nelle relazioni sociali”(Caritas in Veritate, n.51).
Crispiano(TA) 19.2.2011
Antonio Conte
Coordinatore per la Puglia, Associazione Agire Politicamente
Fonte: Antonio Conte