Con la gioia nel cuore del parroco don Mimmo Rizzo e di tutti i componenti il comitato organizzatore, per il sentimento di fede suscitato dalla presenza a Crispiano del corpo di Santa Maria Goretti, dei numerosi pellegrini che sono venuti da ogni parte della Puglia per rendere omaggio alla giovanissima Santa, esempio fulgido della purezza e della fede, si è concluso in grande armonia la celebrazione dei 18 anni della consacrazione e dedicazione della parrocchia, anche con una mega torta di ingresso “nella maggiore età” e fuochi pirotecnici.
Una folla commossa ha voluto salutare il ritorno a Nettuno di “Marietta”, con la speranza nell’animo di riaverla a Crispiano in altra occasione.
Il programma liturgico si è concluso, la domenica dedicata alla pastorale familiare, con la celebrazione solenne della Santa Messa, presieduta dall’Arcivescovo Mons. Benigno Luigi Papa, che ha ringraziato i parroci di Crispiano, tutti coloro che si sono adoperati per l’organizzazione del grande avvenimento e i crispianesi per la loro generosa partecipazione.
Gli ultimi giorni di permanenza a Crispiano delle spoglie di S. Maria Goretti si sono rivelati come “eventi eccezionali da ascrivere nella storia della parrocchia e della Chiesa per la calorosa accoglienza, per l’afflusso crescente dei fedeli, per il coinvolgimento problematicamente costruttivo di fede e di azione che sta producendo in tutti coloro che ad esse si accostano” ha detto S.E. Monsignor Benigno Luigi Papa.
“Un evento del quale tutta la comunità è motore, illuminata dall’esempio della piccola Maria e dalla sua visione della vita, lucida e determinata, che, ispirata dallo Spirito Santo, non solo le fa conoscere la grandezza di Dio nella palude degli uomini, ma la ispira al perdono del suo carnefice”, come ha sottolineato don Michele Colucci, durante il pellegrinaggio della parrocchia di S. Maria della Neve.
La dignità del corpo, custode dello Spirito; la grandezza dell’Amore Divino; l’importanza della famiglia, sono i temi di meditazione e i percorsi di conversione su cui si riflette in questi giorni, in tutte le iniziative religiose e ricreative che,dal primo mattino fino a notte inoltrata, impegnano organizzatori e fedeli.
Un’occasione di particolare emozione c’è stata durante la celebrazione di venerdì 11 ricorrenza anche della Madonna di Lourdes, dedicata all’UNITALSI: i sacerdoti delle quattro parrocchie hanno amministrato ai sofferenti il Sacramento dell’Unzione, dopo che don Mimmo aveva parlato del profondo e incommensurabile sentimento materno della Madonna, sempre a fianco di chi a Lei si rivolge e da Lei si lascia guidare fino a Gesù, che è speranza e forza infinita, come lo fu per Santa Maria Goretti.
Altro momento significativo è stato la solenne celebrazione presieduta da Monsignor Renato Pizzigallo, che ha sviluppato il tema de “La Famiglia laboratorio di fede” , dicendo che è la famiglia il luogo dove si impara il significato vero dell’amore, quello della tenerezza, della fiducia, della capacità di affrontare e superare insieme gli ostacoli. La famiglia è la fucina nella quale la fede si forgia e diventa sigillo di identità.
In serata la chiesa si è riempita di giovani, provenienti da tutta la provincia per rendere omaggio a Maria e raccolti in Raduno Diocesano presieduto da S.E. Monsignor Pietro M. Fragnelli, vescovo di Castellaneta. L’incontro è stato preceduto da canti, letture di salmi, testimonianze di vita e videi sulla vita di Santa Maria Goretti.
Riprendendo le parole di Giovanni Paolo II, pronunciate nel 1986 per la Santa fanciulla, “don Pierino” ha amabilmente rivolto il suo pensiero alla Santa e ha pregato perché, da Lei i giovani possano rubare il segreto della vita e della purezza che viene prima di tutto e che è dono di Dio; perché, sostando presso di Lei, possano cogliere il valore enorme del corpo, nobilitato da Gesù che in corpo umano si incarnò, e che è fragile certo, ma che in sé conserva l’alito di Dio e la bellezza del Cielo.
Don Mimmo ha concluso questa giornata con la fiducia che ai giovani è possibile proporre valori alti ed esperienze forti se essi derivano da testimonianze capaci di scuotere e di essere di esempio.
Anche 700 bambini del catechismo e ACR hanno voluto pregare dinanzi alla teca della Santa.
Monsignor Salvatore Ligorio, arcivescovo di Matera, legato alla Diocesi di Taranto e alla Parrocchia di S. Maria Goretti da vincoli molto saldi e di lunga data, ha celebrato la Messa ricordando che proprio a Taranto, ricevette l’11 febbraio di 13 anni fa, da S.E. l’arcivescovo monsignor Benigno Luigi Papa, la nomina a Vescovo e il 14 febbraio 2003 fu a Crispiano per festeggiare i 10 anni della Consacrazione della Parrocchia.
Il suo saluto, molto affettuoso, è stato rivolto direttamente a quanti già conosceva per il suo ufficio pastorale e a tutta l’ ”Assemblea” che gremiva la Chiesa e l’intero sagrato, allo splendido Coro della Madonna della Fiducia di Taranto, alla comunità di Leporano guidata da don Morelli e particolarmente ai giovani parroci di Crispiano e a don Mimmo, che tanto fortemente ha voluto che la piccola Santa Maria Goretti fosse nella Parrocchia a festeggiare con la sua infaticabile comunità, i 18 anni dalla nascita.
Monsignor Ligorio ha ampiamente trattato il tema della famiglia, dei figli e dell’amore di Dio che sostanzia l’una e gli altri, partendo dalla famiglia di Maria e Giuseppe, passando per quella dei genitori di S. Maria Goretti, per finire alle nostre, le quali devono lasciarsi guidare dalla luce dell’amore di Dio, che attraverso le Beatitudini ha il suo messaggio più semplice e più grande.
Il parroco di S. Francesco don Francesco Imperiale, insieme ai suoi parrocchiani, si è recato in pellegrinaggio devozionale alle spoglie della Santa: “un cammino di fede” egli l’ha definito “per comprendere un esempio traducibile nella vita di ogni giorno, per cogliere il senso di un martirio dal quale far scaturire nuovi cammini e nuove primavere, per ritrovare la spirituale bellezza della castità, difficile e impegnativa, ma frutto di una armonia interiore, capace di generare amore disinteressato”.
Monsignor Vincenzo Pisanello, Vescovo di Oria, durante la sua omelia, riprendendo una frase di S. Agostino, ha detto che “se non possiamo avvicinarci a Dio facendo ciò che Lui fa, impegniamoci ad odiare tutto ciò che da Lui ci allontana”. E ancora “alleniamoci al perdono, mezzo difficile e contro cui ci si ribella a causa delle ingiustizie subite, con cui però possiamo ricambiare l’amore che Dio ci dona continuamente. Ripercorriamo umilmente il percorso di Santità della piccola S. Maria Goretti e impariamo ad avere desideri grandi”.
Erano presenti tra gli altri, nella numerosissima assemblea, il primo cittadino di Crispiano con i suoi collaboratori e una nutrita rappresentanza dell’Ente Nazionale Sordomuti di Taranto con la loro traduttrice.
Suggestivo il pellegrinaggio giunto a piedi dalla Parrocchia di S. Michele Arcangelo della fraz. di S. Simone, con il parroco don Francesco Simone, il quale ha detto “la sofferenza non è paragonabile alle grazie che il Signore riserva a ciascuno se il cuore è puro e l’amore di Dio forte… perché non bisogna aver paura di fidarsi di Gesù. Non tutti siamo chiamati al martirio, ma tutti siamo chiamati al Suo Amore”.
Grande successo ha registrato il concerto dei Wakeup Gospel Projat che ha preceduto e l’Esposizione del SS. Sacramento e l’Adorazione per tutta la notte, animata dai gruppi parrocchiali.
Fonte: Michele Annese