La FOTOGRAFIA come valvola di sfogo

Eccoci ad un altro appuntamento con l’ Happy Hour Culturale che avrà luogo domenica 6 Marzo al CarpeDiem ArtCafè di Crispiano (Ta), curato come sempre dall’ Associazione Culturale ADHARA, dal Centro Culturale Valle d’ Itria e dalla libreria Amico Libro sempre di Crispiano.
Ospiti di questa serata il fotografo emergente ANGELO PALMISANO di Crispiano e la scrittrice di origini brindisine DIRCE SCARPELLO.
Il fotografo Palmisano ha ereditato la sua passione dal padre. Egli aveva una reflex e Angelo, fin da subito ne è stato attratto: voleva a tutti costi riuscire nella messa a fuoco manuale, una sfida!!……far prendere forma agli oggetti, partendo dalla sfocatura. Da allora, non ha più lasciato questo “strano aggeggio”, che gli permette di dare sfogo ad ogni suo pensiero e, quindi, isolarsi dal resto del mondo. Ama andare alla ricerca di posti inesplorati, come quando ci si mette le cuffie alle orecchie: il mondo si ferma, niente più corse, solo dei passi uno di seguito all’altro, alla ricerca di prospettive e linee da capire e valorizzare; e se, non soddisfatto di ciò che trova accanto a sé, alza gli occhi al cielo e comincia a scattare e scattare, poiché madre natura ha sempre qualcosa da offrire!
Suo maestro, il fotografo professionista ALFREDO DE LUCREZIIS, il quale ha fatto di Angelo Palmisano suo pupillo e assistente, date le sue rilevanti doti artistiche e tecniche.
La fotografia di questo artista rivela una particolare sensibilità e non importa se può piacere o meno, per lui ciò che conta è non scoraggiarsi e continuare a scattare con tutta la passione possibile.
La scrittrice DIRCE SCARPELLO presenterà, invece, il suo romanzo “Angulus Ridet”, pubblicato per la prima volta nel Luglio 2010, Ed. Giulio Perrone, Roma.
Nata a Brindisi, a quattro anni si trasferisce a Bari dove si laurea in Giurisprudenza con lode, abilitandosi all’esercizio della professione e dell’insegnamento. Imprenditrice da sei anni, la scrittura è una sua vecchia passione solitaria che ha cercato di recente un po’ di visibilità. Diversi i suoi scritti e varie collaborazioni con la De Agostini. A settembre del 2009, sulla rivista “terredimezzo” c’ era il suo racconto “La spiaggia senza tempo”, che è stato scelto dalla Holden e pubblicato successivamente dalla stessa casa editrice in una antologia.
Nell’antologia su Fabrizio De Andrè, dal titolo “a forza di essere vento”, appena uscita a febbraio, c’ è un racconto liberamente ispirato dalla canzone “La guerra di Piero” e dal titolo “Gli occhi di un uomo che muore” (PerroneLAB). Attraverso il suo romanzo “Angulus Ridet”, l’autrice Dirce Scarpello ci porta a scoprire il magico mondo di Mino, Lola, Mimì, Bruno, Violetta e Penelope. Inizialmente la storia raccontata sembra quella di una famiglia come tutte le altre, in cui si vivono rapporti più o meno semplici tra marito e moglie, tra genitori e figli. In realtà presto si giungerà a conoscere le vite parallele di ogni personaggio, di ciò che ha fatto parte della vita di ognuno, tra segreti, bugie, dolori e gioie. Il tutto è ambientato ad “Angulus Ridet”, luogo che accoglie da sempre segreti e silenzi, tenuti per troppo tempo serbati, pronti volontariamente e non, ad essere svelati. Uno dei sentimenti che prevale sugli altri oltre all’amore è l’altruismo che ricollega i personaggi protagonisti e tutti coloro che li circondano. “Angulus Ridet” è un libro che emoziona, coinvolge, fa riflettere e soprattutto evidenzia situazioni di un mondo moderno ambientato in intrecci di un misterioso passato.

Fonte: Michele Di Cesare