Crispiano, 8 aprile ’11
Il madrigale è una forma poetico-musicale apparsa in Italia durante i secoli XIV-XV e che ha raggiunto nel Cinquecento il suo massimo sviluppo.
E’ un componimento a più voci (da due fino a cinque) che cantano in polifonia, accompagnate in genere da strumenti come il liuto o la tiorba. Nel madrigale cinquecentesco la musica si sforza di aderire alle immagini che il testo propone, cercando di tradurlo in musica attraverso una complessa simbologia (da qui il nome di “madrigalismo” a quei vocalizzi che cercano di riprodurre suoni ed immagini della natura). I maggiori autori di questo tipo di madrigale furono Luca Marenzio, Gesualdo da Venosa e Claudio Monteverdi.
Francesco Saverio Ettorre è nato a Crispiano il 13 luglio 1921. Qui è vissuto fino a quattordici anni, età in cui venne mandato a studiare, come d’uso… in quei tempi, presso il Convento francescano di San Simone, vicino Tullie: da quel momento il Salento divenne per lui patria spirituale e culturale.
Finita la scuola media entrò come novizio nel Convento dei Frati Minori di Galatone e nel 1937 fu mandato a Sava per finire gli studi ginnasiali e liceali.
A Taranto studiò teologia e, nel 1942, in seguito agli eventi bellici si spostò a Lecce, dove rimase sino al 1946, anno in cui venne ordinato sacerdote.
Durante tutti questi anni Padre Igino aveva studiato la musica da autodidatta e, di sua iniziativa aveva organizzato dei gruppi corali che non solo si esibivano durante le funzioni liturgiche, ma anche in concerti pubblici.
Interessandosi sempre più allo studio della musica, chiese di andare a Roma, ma non fu esaudito.
Venne invece mandato, nel 1948, a Taranto dove prese il posto dell’organista della Cattedrale, che era stato nominato Padre Provinciale.
A Taranto si fermò fino al 1951 e, essendosi fatto notare come organista e maestro di coro, fu finalmente accolta la sua nuova richiesta di andare a studiare a Roma.
Qui seguì gli studi di composizione col maestro Ennio Parrino, e quelli di musica corale sotto la direzione di coro del maestro Bonaventura Somma, portandoli a termine rispettivamente nel 1952 e nel 1954. Completati brillantemente gli studi musicali, padre Igino decise di tornare in Puglia. Nel ’60 venne nominato superiore a Squinzano e li restò per dodici anni; dal 1972 al 1984 è stato a Lequile. Da quattro anni è a Lecce, Superiore del Convento S. Antonio di Fulgenzio.
Fonte: Michele Annese