Istituto alberghiero, la risposta del Sindaco

Il Consigliere Liuzzi in un articolo pubblicato sul vostro giornale ha evidenziato, in maniera diciamo così poco conforme alla realtà, quello che e’ avvenuto per la struttura di viale Olimpiadi, per intenderci l’ex Alberghiero. Al momento dell’insediamento, la prima amministrazione da me guidata decise che non avrebbe avuto senso realizzare il nuovo Istituto Alberghiero sullo spiazzo libero a ridosso di Villa Cacace, in quanto un manufatto lì ubicato, avrebbe pregiudicato esteticamente l’area ed impedito che, in futuro, tale luogo ameno potesse essere adibito ad altro, inoltre avrebbe aggravato i già complicati problemi di viabilità che nei pressi dell’attuale scuola ci sono, dovuti anche alla coesistenza della Scuola Materna Cacace. A seguito di un incontro con l’allora Presidente Rana, Magazzino e Stefano Liuzzi, quest’ultimo evidenzio’ le sue perplessità. Le nostre ragioni erano dettate dalla necessità di recuperare il manufatto di Viale Olimpiadi e di allocare il nuovo istituto in un area con grandi spazi disponibili, con parcheggi anche per bus, con strutture sportive già esistenti, ecc.. Dopo il trasferimento della proprietà, nella fase di progettazione e verifica da parte della Provincia, i tecnici incaricati hanno comunicato alla stessa che il completamento dell’edificio, avrebbe comportato, a seguito degli impianti e della realizzazione di pavimenti ed intonaci spessori tali che le altezze interne dello stesso non sarebbero state piu’ conformi alla normativa che regolamenta gli edifici scolastici. A seguito di cio’, la Provincia ha deliberato di ritrasferirci il manufatto. Atteso che era necessario ritornare in consiglio a Crispiano, il nostro dirigente tecnico evidenziò perplessità sulla riacquisizione del manufatto in quanto se cio’ non fosse stato legato ad un finanziamento certo, avrebbe comportato spese di vigilanza e manutenzioni per l’ente. Successivamente, lo scrivente con l’assessore Chiara Lodeserto e’ riuscito ad ottenere dal Tavolo Istituzionale del Piano di Zona, un impegno firmato dall’allora sindaco di Martina Franca, che dei circa 3.000.000,00 di euro che spettano al Piano di Zona Martina-Crispiano per investimenti in strutture sociali, badate bene, 2.000.000,00 vanno a Crispiano ed 1.000.000,00 a Martina Franca. A settembre usciranno i bandi e sulla somma certa che spetta a Crispiano, vorremmo investire la stessa sull’area ove insiste l’ex Alberghiero. Pertanto, nello scorso Consiglio Comunale e’ stata presentata una delibera avente ad oggetto la riacquisizione al patrimonio comunale del manufatto, con parere positivo del Direttore dell’Ufficio Tecnico di Crispiano. Durante il dibattito consiliare la minoranza compreso Liuzzi, ha evidenziato che se la Provincia si priva del manufatto può pregiudicare le sue garanzie all’ente finanziatore dell’eventuale leasing in costruendo. Il sottoscritto a tale perplessità ha specificato che, di fronte ad un finanziamento certo spettante al Piano di Zona e nella misura di cui sopra a Crispiano, opta per il certo e non per l’incerto. Preciso inoltre che la delibera di messa a disposizione del sito di San Simone per l’ISSIS e’ già da tempo nelle mani degli uffici della Provincia.
Tanto volevo precisare al fine di contribuire al dibattito basato sulla realtà dei fatti e non sui proclami e/o sulla propaganda.
Il Sindaco

Fonte: Il Sindaco di Crispiano, Giuseppe Laddomada