Posa della prima pietra, benedetta dall’Arcivescovo Mons. Luigi Benigno Papa, alla presenza di numerosa autorità, tecnici e operatori economici.
In verità si è trattato di un enorme pilastro di cemento, innalzato da una gru e incuneato con la martellata simbolica dell’Arcivescovo.
Un progetto del Polo Integrato di Sviluppo, del Consorzio Le Caselle di Crispiano, presieduto da Giuseppe Bruno, portato avanti con fermezza e professionalità.
Un importante traguardo raggiunto dopo sette anni, non senza intoppi burocratici e con l’accordo fondamentale tra Cofidi Puglia e Unicredit S.p.A., che ha adottato le prime delibere di finanziamento, per la realizzazione dei primi nove capannoni dei 18 che faranno parte del complesso industriale.
Gli opifici verranno realizzati su un’area di 140mila metri quadri, lungo la strada provinciale Crispiano – Montemesola; l’investimento è di 20 milioni di euro, in parte finanziati dal Ministero dello Sviluppo e le prime opere saranno ultimate già a fine anno per essere avviate nel 2012.
L’obiettivo, sostenuto anche dalla Confindustria Taranto, e’ promuovere lo sviluppo del sistema eco-compatibile. Un milione e mezzo di euro sono stati stanziati per la realizzazione di un impianto fotovoltaico ed un depuratore di ultima generazione per il riutilizzo delle acque reflue.
Il presidente Bruno ha sottolineato come “un gruppo di imprenditori – per lo più crispianesi – per primi nel Sud Italia, ha superato i personalismi e le diffidenze di sempre e si è unito per raggiungere obiettivi comuni; è riuscito ad elaborare una proposta insediativa rispettosa dell’ambiente (Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata – D.lgs 112/98), che si è classificata al primo posto nella graduatoria del Pon Pia Networking (Programma Operativo Nazionale); ed è riuscito, infine, ad elaborare una proposta insediativa senza chiedere contributi al Comune, anzi, rappresenta essa stessa un formidabile cespite, per le casse comunali”.
Soddisfazione hanno espresso anche l’assessore alla Provincia di Taranto Michele Conserva che ha sostenuto fortemente l’iniziativa e il sindaco Giuseppe Laddomada che ha incoraggiato l’avvio con un “in bocca al lupo” ed evidenziato il rischio imprenditoriale del Consorzio, in un momento di forte crisi economica.
Comprensibile la soddisfazione di tutti i consorziati che vedono finalmente coronato il sogno, lungamente accarezzato, di avere un proprio opificio all’altezza delle sfide imprenditoriali che la globalizzazione dei mercati impone.
Fonte: Silvia Laddomada