Salviamo il nostro verde

È considerata dagli abitanti di Crispiano una delle vie più belle per la presenza di alberi di pino. Da sempre al centro della vita del paese, ne ha fatto la storia, dalla fiera del bestiame del secondo dopoguerra, all’odierno mercato settimanale, alle fiere della vigilia della festa patronale. Su di essa si affacciano le grotte rupestri del Vallone, scenario naturale del presepe vivente, una parte del centro storico e la chiesa vecchia. Termina in piazza della Libertà, spazio privilegiato di incontro e luogo di convivialità. Sotto l’ombra dei suoi pini continua a svolgersi la quotidianità degli abitanti, che sono cresciuti respirandone il caldo profumo, consolidando nella memoria quel verde che interrompe il monocolore delle case. Via Palermo è questo ed altro, è l’avvallamento erosivo dove i primi insediamenti umani hanno trovato l’habitat ideale, è la strada legata ai ricordi, lo spazio ideale per giocare, né in discesa né in salita.
Ma l’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Magazzino ha annunciato che 17 pini che delimitano questa strada, secolari alcuni, gli altri impiantati 40 anni fa, verranno abbattuti e al loro posto sarà realizzato un parcheggio a pettine di 50 posti auto. Nuovi alberi saranno messi a dimora nelle rotonde. Costo del progetto: 25mila euro. La motivazione risiede nella tutela dell’incolumità delle persone per l’inclinazione degli alberi e perché le radici stanno rompendo il cemento del solaio che copre il canale Lizzitello. La notizia ha suscitato rabbia ed ha fatto venir fuori l’anima verde dei crispianesi. È nato dunque il comitato spontaneo “salviamo il nostro verde”, a difesa dei pini e dei ricordi della gente. Ma l’impegno dei molti che stanno aderendo non si limita ad una presa di posizione romantica, si concretizza in proposte operative, prima fra tutte la nomina di un tecnico super partes per una relazione tecnica sullo stato degli alberi. Hanno aderito anche il consigliere comunale di “Idee e Democrazia”, Giuseppe Delfino, che ha prodotto la documentazione relativa al progetto, il consigliere del Pdl Stefano Liuzzi, che ha sottolineato l’assenza di connotazioni politiche, e rappresentanti dell’Udc. Tommaso Fragnelli è il presidente del comitato. Si sostiene con forza che non è necessario abbattere tutti i 17 alberi, che invece andrebbero manutenuti eliminando i rami secchi e pericolanti. Dalla relazione tecnica del Comune risulta che sono solo 4 gli alberi che necessitano di abbattimento perché pericolosi per l’incolumità pubblica. Per quanto riguarda il solaio del canale, secondo il comitato basta erigere un altro muro di sostegno in cemento per evitare il rischio crollo. Quindi consolidamento e salvaguardia sono le richieste che saranno portate avanti in modo ostinato per evitare di perdere un patrimonio e una ricchezza dell’arredo urbano.

Fonte: Anna Crisante