il sottosegretario on.Mantovano premiato a Crispiano e accolto da una cornice numerosa di cittadini.

Ha avuto un ottimo riscontro il dibattito culturale “Antiche e nuove etnie – Tra minoranze e migrazioni nella geografia del Mediterraneo”, tenutosi in data 8 luglio 2011 a Crispiano, presso la sala consiliare del municipio.
Il convegno di studi è stato organizzato dal Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”, rappresentato nell’occasione dal componente Giuseppe Delfino, dall’Associazione Culturale Adhara rappresentata dalla moderatrice Stefania Colucci e dalla Fondazione Nuove Proposte rappresentata da Elio Michele Greco e ha visto la partecipazione del Ministero dei Beni Culturali, dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e del Comune di Crispiano.
Durante l’incontro, il noto scrittore e archeologo Pierfranco Bruni ha presentato il saggio “Minoranze etniche nella cultura del Mediterraneo”, contenente anche i contributi di Anna Colaci, Marilena Cavallo e Micol Bruni. La prefazione è di Maurizio Fallace, direttore generale del Ministero dei Beni Culturali.
Ospite d’eccezione dell’incontro è stato l’onorevole leccese Alfredo Mantovano, sottosegretario agli Interni che, nel marzo scorso, rassegnò le dimissioni in segno di protesta a causa del rifiuto delle regioni del Nord di ospitare gli immigrati dal Maghreb. Gesto, quello di Mantovano, che ha ricevuto il plauso da parte del pubblico accorso. L’onorevole è stato anche omaggiato, a nome di tutta la cittadinanza, dal sindaco Giuseppe Laddomada ricevendo in dono un volume sulle Cento Masserie di Crispiano e un piatto di ceramica; ed è stato anche insignito del Premio intitolato al patriota fasanese Ignazio Ciaia e conferitogli dal Presidente della Fondazione Nuove Proposte Elio Michele Greco.
La presenza dell’onorevole Mantovano, pronto a sacrificare il proprio ruolo in nome dell’accoglienza dei popoli vicini e bisognosi, è stata emblematica in quanto Pierfranco Bruni ha esplicitato quella che è la vera cultura del Mediterraneo: la cultura dell’integrazione. Quando parliamo di Mediterraneo, facciamo riferimento alle terre comprese, idealmente, tra Gerusalemme, la culla della Cristianità; Atene, incubatrice della Civiltà Occidentale, e Roma, che ha avuto il grande merito di fondere i frutti delle prime due. Quella del Mediterraneo è una terra dove l’integrazione tra popoli è stato da sempre il fulcro della propria cultura, e a prova di ciò v’è la presenza, in tutto il Meridione, di importanti centri di realtà etnolinguistiche minori quali quelle Grecane, quella Arberesche e Occitano-Provenzali: segno che il mare non divide i popoli, ma li unisce.
Splendido anche il riferimento di Mantovano, riprendendo anche il discorso del professor Bruni, circa il teatrale rifiuto della città di Cuneo, che ha letteralmente serrato le entrate della città per bloccare “ben” venticinque immigrati magrebini: il sottosegretario ha scherzato dicendo che, forse, noi del Sud siamo più affini agli albanesi che non ai nostri stessi connazionali settentrionali, che, di certo, ancora non hanno fatta propria la cultura dell’accoglienza: il vero senso del Mediterraneo.
Comunicato stampa a cura del delegato dall’organizzazione Cosimo Dellisanti.

Fonte: Cosimo Dellisanti