Con deliberazione n. 31/PRSP/2011 datata 4 maggio 2011 la Corte dei Conti Sezione per la Puglia ha emesso pronuncia di GRAVE IRREGOLARITA’ nei confronti dell’Amministrazione comunale di Crispiano in ordine ai seguenti punti:
1) Mancata approvazione del rendiconto nel termine di legge;
2) Grave deficit di cassa;
3) Elevata quantità di residui attivi e passivi remoti in violazione degli articoli 228 comma 3 e 230 comma 5 TUEL;
4) Non corretta redazione del conto del patrimonio approvato con il rendiconto per l’esercizio finanziario 2009.
Queste le gravi responsabilità che la Corte dei Conti ha rilevato a carico della
giunta di sinistra (PD – PDCI) che governa Crispiano da otto lunghi anni.
La Corte dei Conti con tale pronuncia ha certificato che la gestione finanziaria del Comune di Crispiano è tutt’altro che sana, inadempiente alle scadenze che la legge impone, con aggravi di spesa che si risolvono in ulteriori tasse per i cittadini, retrocedendo il nostro comune alla condizione di “ente locale strutturalmente deficitario”.
Per analoga inadempienza (mancata approvazione del rendiconto nel termine di legge previsto) la Corte dei Conti del Molise con pronuncia nr. 26/2007, ritenendo che tale documento risulta fondamentale per la verifica della salvaguardia degli equilibri di bilancio e degli obiettivi di finanza pubblica, ha previsto addirittura lo scioglimento del Consiglio Comunale.
Il ricorso all’utilizzo dell’anticipazione di tesoreria per tutto l’anno – dice la sentenza – è contrario alla ratio della norma che è quella di sopperire solo ad una temporanea carenza di liquidità, che non può durare tutto l’anno.
L’elevata quantità di residui attivi e passivi remoti – continua la sentenza della Corte dei Conti – fa avanzare fondati dubbi sull’esigibilità di tale somme che evidenzia ritardi nelle riscossioni e nell’erogazione della spesa e contrasta con quanto stabilito dall’Osservatorio per la finanza e contabilità degli Enti locali, secondo il quale “l’Ente…deve evitare di conservare tra i residui attivi del conto del bilancio i crediti…. di dubbia o difficile esazione”, crediti che devono essere stralciati dal conto del bilancio ed iscritti fra le immobilizzazioni finanziarie.
Infine il conto del patrimonio, rilevando i risultati della gestione patrimoniale e riassumendo la consistenza del patrimonio al termine dell’esercizio, costituisce documento fondamentale per una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria dell’ente. E, nel caso di specie, presentando dei valori disallineati con i risultati del conto del bilancio – recita la sentenza – se ne deduce che le rappresentazioni contabili del conto del patrimonio 2009 non sono attendibili.
Di qui la pronuncia di GRAVE IRREGOLARITA’ avverso il nostro Comune.
Ultima chicca: all’udienza prevista il Comune era ASSENTE ! Assente non giustificato il Sindaco o altro rappresentante del Comune, recita espressamente la pronuncia della Corte dei Conti.
Come mai Sindaco ? Non avevi la faccia di presentarti ?
Altro che buon governo della sinistra, altro che amministrazione oculata !
E dopo questa sonora tirata d’orecchie della Corte dei Conti, con il nostro comune che, per palese incapacità gestionale di una maggioranza non all’altezza, è stato relegato fra gli enti locali strutturalmente deficitari, Sindaco e Assessori che favola si inventeranno ? Diranno che anche questi ritardi sono colpa di Berlusconi?
Come la gente non crede più alle poesie di Vendola alla Regione Puglia, non crede più neanche alle favole di Laddomada a Crispiano.
I saluti ed i sorrisi non bastano più.
Sulla questione che sarà discussa al primo Consiglio Comunale utile, il Gruppo consiliare del PDL promette battaglia.
Crispiano, 10 luglio 2011
Il Capogruppo PDL
Michelangelo SERIO
Fonte: Michelangelo SERIO – Capogruppo PDL