E’ morto il principe Caputo

CRISPIANO – In paese tutti lo chiamavano “il principe di Crispiano”. Carmelo Caputo, uno dei simboli della cittadina delle cento masserie, si è spento venerdì sera, stroncato da un infarto a soli 47 anni. In quel momento era nella sala d’attesa dello studio di un avvocato. Il professionista ha sentito un tonfo e, accorso, ha trovato Carmelo a terra, che si dimenava. Gli ha prontamente praticato un massaggio cardiaco, ma lui non ce l’ha fatta. All’arrivo dell’ambulanza era oramai deceduto.
Carmelo, ultimo di tre fratelli, non aveva più i genitori e viveva da solo. Lavorava in una cooperativa di pulizie, era gentile, disponibile ed amato da tutti. Il suo soprannome gli derivava dalla galanteria con le donne e dall’essere sempre in giacca a cravatta, in qualsiasi momento della giornata e in qualsiasi stagione dell’anno. Non smetteva la sua divisa neanche neanche quando circolava per il paese in sella al suo inseparabile motorino. La notte di Capodanno di due anni fa glielo avevano rubato. Da subito era scattata una colletta fra gli amici, che gli avevano regalato metà della somma necessaria per un nuovo ciclomotore.
Appena vedeva una donna, esclamava:“Amore mio, sei bellissima, ti voglio sposare!” e poi intonava la canzone “Lauretta mia”, cambiando di volta in volta il “Lauretta” con il nome della destinataria. Spesso era in piazza Madonna della Neve, dinanzi al bar Colucci, dove si esibiva in divertenti performance, lasciandosi riprendere e prestandosi a gustose scenette. Diversi suoi video sono su Youtube. La sua popolarità era così tanta, da essersi guadagnato uno spazio nella trasmissione radiofonica “Lasciate libero il passo” dell’emittente locale Bluradio, dove interveniva con canzoni e battute. Alle 13,30 di ogni giorno si incontrava con un amico dinanzi al bar Colucci. Un appuntamento fisso che annunciava con tono pomposo, esclamando: “Si avvicina l’ora!”. Lo ha fatto anche ieri. Non sapeva che la “sua” ora era davvero vicina.

Fonte: PAOLA GUARNIERI