La buona politica per il bene comune

Innanzitutto, volevo ringraziare tutti coloro i quali, con tutta franchezza in maniera totalmente inaspettata, hanno voluto prendere visione del nostro articolo/appello alla partecipazione politica, pubblicato un paio di settimane fa.
A nostro avviso questa attenzione è sinonimo di una presa di coscienza.
La gente è ormai stanca di dover ripetutamente leggere articoli che, continuano a disattendere le tante aspettative e per alcuni anche la speranza di un miglioramento.
Ci si chiede: “Ma dove è la verità?”, “Chi ha ragione effettivamente?”, “Come può un episodio avere cosi tante versioni, contrastanti tra loro?”.
In ogni modo volevo avere il piacere di condividere con voi lettori un momento culturale avvenuto a Todi In questi giorni, dove il cardinale Angelo Bagnasco ha aperto il seminario nazionale “la buona politica per il bene comune”, promosso dalle persone e dalle associazioni d’ispirazione cattolica nel mondo del lavoro. L’impegno politico ormai, non è più un optional per i cattolici, al contrario è un atto di coerenza con la propria fede. Cosi come commentato dal cardinale “se per nessuno è possibile l’assenteismo sociale, per i cristiani è un peccato di omissione. Quanto più le difficoltà culturali e sociali sono gravi, tanto più ci si deve sentire chiamati in causa per portare il proprio contributo specifico”.
Forse il titolo di questo seminario ci dovrebbe far riflettere. Invece di riflettere sul titolo e sull’entità dell’evento , i nostri politici hanno cercato di strumentalizzare l’avvenimento, con l’intenzione di mettere il cappello sopra un’iniziativa della società civile, rivendicando meriti, senza cogliere il senso autentico dell’iniziativa, proprio come accade spesso anche nel nostro piccolo paese , dove il politico di turno cerca di accaparrarsi meriti e lodi, senza averne titolo, non curante se la cosa possa essere tornata utile effettivamente alla comunità che rappresenta.
Penso che, sia arrivato il momento, di ascoltare quella società civile che denuncia una carenza politica su temi fondamentali, quali la famiglia, il lavoro, lo sviluppo, insomma i problemi che ci toccano tutti i giorni. Dobbiamo smettere di pensare che, per poter governare – amministrare sia indispensabile essere dottori, avvocati, ingegneri, commercialisti, imprenditori, o quant’altro.
Credo che, chiunque, spinto da sani principi e senso civico sia in grado di migliorare, gestire o amministrare il nostro paese.
email: udc.crispiano@libero.it

IL SEGRETARIO SEZIONALE
Cosimo Quaranta

Fonte: Cosimo Quaranta