Accolto da un gruppo di bambini che agitavano palloncini bianchi, mons. Filippo Santoro, arcivescovo della diocesi di Taranto, ha fatto il suo ingresso nella chiesa di S. Maria Goretti, dove lo aspettava la comunità dei sordi, di cui don Mimmo Rizzo, parroco della Chiesa di Crispiano, è assistente spirituale. Ha celebrato la santa messa insieme a don Mimmo e a don Emidio Dellisanti, già parroco della Chiesa di S. Maria Goretti. Il vescovo ha salutato i fratelli audiolesi per i quali, ha detto, la comunità dei fedeli è impegnata a rendere accessibile gli spazi della vita religiosa e a trasmettere il senso della consapevolezza della paternità del Signore, attraverso l’utilizzo del linguaggio dei segni; un’opera di evangelizzazione che mette in gioco la vocazione missionaria della Chiesa. Mons. Santoro, nella sua omelia, ha sottolineato il suo ruolo di vescovo “essere segno della presenza del Signore in mezzo a noi. Il Signore è vicino a ciascuno di noi, cammina con noi e ci guida col suo amore. Il vescovo viene nella comunità per portare a ciascuno l’abbraccio del Signore”. Il messaggio trasmesso ai fedeli è stato l’invito a rispondere sì al Signore ogni giorno, nel momento presente, sì ad ogni circostanza che affrontiamo, facile o difficile che sia. Il vescovo ha quindi ripercorso la sua vita, il suo sì detto al momento in cui sentì la vocazione al sacerdozio, il sì detto 27 anni fa, quando partì missionario in Brasile, la nomina a vescovo dopo 12 anni, gli ultimi 7 anni nella diocesi di Petropolis e ora il sì detto al pontefice che lo ha chiamato alla carica di Arcivescovo di Taranto. “Un pugliese doc”, ha detto recentemente il papa ad un seminarista tarantino in un incontro con gli studenti a Roma. Dal suo arrivo a Taranto il 5 gennaio scorso, il vescovo ha ricordato di aver già visitato gli ammalati in ospedali, i carcerati nel penitenziario: 680 fratelli, a ciascuno dei quali Egli ha stretto la mano. Il 12 febbraio prossimo, nella Chiesa della Madonna della Neve, il vescovo Santoro incontrerà ufficialmente i fedeli delle quattro parrocchie di Crispiano. L’incontro di oggi, che il vescovo ha definito “ottimo”, si è svolto a Crispiano in quanto l’assistente spirituale della comunità diocesana dei sordi è don Mimmo Rizzo.
Fonte: Silvia Laddomada