cultura : Happy Hour: il miglior romanzo del 2011 e Francesco Giusto

Al Carpe Diem Art Cafè di Crispiano torna l’appuntamento domenicale con l’Happy Hour Culturale, organizzato come sempre dalla LIBRERIA AMICOLIBRO e dall’ASSOCIAZIONE ADHARA. Ospiti dell’appuntamento di aprile, questa domenica, la scrittrice Vittoria Coppola e il fotografo Francesco Giusto.
L’evento sarà trasmesso in diretta web sul sito www.crispianonline.com. Partners della manifestazione sono la pasticceria “Le tentazioni” di Piero e Gianni, “Altre Visioni” di Gianni Giacovelli e il “Centro Bibite Argese”.
Vittoria Coppola presenterà il suo romanzo “GLI OCCHI DI MIA FIGLIA” (Lupo Editore), vincitore del premio Miglior romanzo del 2011 RAI Tg1 nel sondaggio della rubrica Billy.
Quale ruolo gioca il destino nello svolgersi della nostra esistenza? E quanto di “nostro” c’è invece nell’imboccare strade sbagliate che porteranno inevitabilmente all’infelicità? In questa storia di “non detti”, in cui egoismi e fragilità vanno a comporre un perfetto, perverso incastro, è rappresentato il misterioso e contraddittorio universo dei sentimenti umani: non basta essere genitori per saper comprendere i propri figli ed amarli come meritano; non basta essere giovani e di cuore aperto per essere pronti ad affrontare la vita, né essere innamorati per non farsi complici della propria ed altrui sofferenza. Una storia di solitudini e di scelte, nella quale regge sovrana la solidità dell’amicizia, l’unica che non tradisce.
L’autrice ha 26 anni e vive a Taviano (LE). Laureata in Lingue e letterature straniere, attualmente lavora come receptionist presso un albergo di Gallipoli. La passione assoluta che muove le sue giornate è la scrittura.
Accanto a lei, domenica sarà a Crispiano il fotografo tarantino Francesco Giusto che parlerà dei suoi lavori, molti dei quali saranno esposti per l’occasione nel locale di via Leopardi. Lui si è avvicinato agli scatti nel periodo a cavallo dell’avvento del digitale, cominciando come tanti con una compatta e passando in seguito alla reflex. Con queste parole lo stesso Giusto descrive come è cambiata la sua vita da quel momento: “Da allora è stata sempre una lotta costringersi a lasciare la fida compagna a casa, dato che soprattutto il primo periodo era quello contraddistinto dall’eccesso fotografico di fotografare qualunque cosa. In seguito è avvenuto il difficile passaggio dalla ‘foto bella’, la foto cartolina, alla foto pensata”. Attualmente predilige il ritratto fotografico, la ‘candid’ rubata, la street nel senso più ampio del termine. Si definisce un fotografo non professionista, il cui vantaggio principale è quello di poter fotografare quasi tutto ciò che la sua fantasia gli suggerisce. Partecipa a concorsi, incontri e workshop, “collezionando qui e lì – afferma il fotografo – menzioni e qualche riconoscimento, cosa che fa sempre piacere. Nel prossimo futuro miro, oltre che a ampliare la mia sensibilità e conoscenza, a terminare alcuni progetti, tra quelli iniziati, e altri ‘in nuce'”.
Associazione Adhara
Libreria AmicoLibro

Fonte: Michele Di Cesare