com. stampa comune di crispiano : “Stop Motion” alla F. Severi di Crispiano

“Stop Motion” è stata la tecnica cinematografica scelta dalle 1^, 2^ e 3^ classi della scuola secondaria F. Severi di Crispiano per presentare la nota favola di “Alice nel paese delle meraviglie”.
Un lavoro apprezzato dai numerosi presenti nel Cinema Teatro Comunale, che hanno applaudito lungamente per gratificare il suggestivo lavoro di docenti e ragazzi, impegnati insieme alla dirigente Anna Sturino e ai collaboratori scolastici, nell’ambito del progetto Pon “Il Maggio dell’Europa 2012”.
L’esperienza vissuta nell’attuazione del cortometraggio è stato raccontato, a nome di tutti protagonisti, da Marianna Fumarola.
“Dal Testo alla Rappresentazione” è il titolo del video arte realizzato che ha consentito di dare spazio alla creatività. “Abbiamo visto che esistono modi personali e creativi di vedere e interpretare la realtà. La tecnica usata per proporre questo nuovo modo di vedere e interpretare la realtà si chiama STOP MOTION. Essa consiste nell’accostare più foto al fine di creare il movimento. Prima di iniziare a girare le scene, abbiamo dovuto prima di tutto capire come dar vita a questo piccolo cortometraggio, e per questo c’è stato un lungo lavoro di studio, nel quale abbiamo avuto l’opportunità di vedere vari video creati proprio con la tecnica dello STOP MOTION. Successivamente, abbiamo scelto il testo, in questo caso Alice nel Paese delle Meraviglie, una storia che di sicuro tutti conosciamo. A questo punto, dopo la lettura del Romanzo, abbiamo adattato il testo in base alle nostre esigenze, e cioè abbiamo trasformato le immagini principali che ci presentava Carroll nella sua storia (Alice che entra nel Paese delle Meraviglie e che insegue il Bianconiglio, l’apparsa dello Stregatto e del Cappellaio Matto, le vicende stravaganti che accadono intorno alla Regina dei Cuori…) nelle scene che poi avremmo dovuto creare. Dopo di che, quando tutte le scene erano state scritte e il materiale trovato, si poteva dar il via ai lavori, ma prima ci siamo divisi nelle diverse categorie, tutte indispensabili per la riuscita del lavoro”.
La struttura dell’opera ha richiesto l’impegno di vari settori e di tecniche diverse appresso specificati:
COSTUMI: Disegnavano i modelli e in base a quelli hanno modificato costumi già esistenti.
ATTREZZISTI: Si occupavano dell’allestimento degli attrezzi.
SCENOGRAFIA: Costruivano i vari elementi di scena usando materiali semplici (cartone, colla, lana, fogli di giornale, bottoni, bicchieri…) e poi allestivano le scene (in base alle esigenze posizionavano i vari elementi su teli stesi sul pavimento e poi li spostavano ad ogni scatto per ricreare il movimento).
ATTORI: Distesi a terra sui teli colorati, si muovevano ogni scatto per ricreare il movimento.
SUPPORTO VIDEO: Scattavano le fotografie tramite un computer collegato alla macchina fotografica posta in alto.
“Tutti questi lavori – prosegue Marianna – venivano coordinati dall’esperto Giuseppe Cassaro. Personalmente mi sono occupata della recitazione (insieme ad altri compagni) e devo dire che mai prima d’ora avrei immaginato di recitare la mia parte distesa per terra. Tutto era così strano distesa lì, sul telo colorato, con un mondo che mi girava intorno. Dopo la fase di produzione ce ne è stata una di post produzione, il montaggio, l’elaborazione e lo sviluppo dei movimenti, il suono, le musiche e la grafica. E così abbiamo ricreato, partendo da materiali semplici e comuni la storia di Alice nel Paese delle Meraviglie. Quando, successivamente, abbiamo rivisto il prodotto finito, per tutti noi è stata una sorpresa riscoprire in quei quattro minuti e mezzo il lavoro di ben cinquanta ore, però l’effetto è stato stupendo. L’emozione e l’agitazione era palpabile nella sala, perché tutti ci chiedevamo, guardando le scene che veloci si susseguivano se qualcosa sarebbe andato storto, se magari ci era sfuggito qualcosa, ma per fortuna è andato tutto bene”.
L’Addetto Stampa

Fonte: Comune di Crispiano