I cittadini di Crispiano sono stanchi di aspettare un Piano Urbanistico Generale che da anni viene dato per imminente, ma che ancora non vede la luce.
La Giunta Laddomada amministra Crispiano dal lontano 2003: sono passati nove anni di speranze, di promesse, di continue assicurazioni, con un malcontento crescente e cittadini sempre più delusi.
Nel frattempo circa duecentomila euro spesi ed una decina di appuntamenti elettorali fra comunali, provinciali, regionali, politiche ed europee.
Oggi, dopo nove anni, possiamo dire che:
1) I tecnici progettisti, pagati nella quasi totalità delle competenze, si sono dimessi licenziando un Piano che non risponde alle indicazioni del Documento di Programmazione Preliminare (D.P.P.) che conteneva gli obiettivi ed i criteri da seguire per la sua impostazione;
2) Sono state stravolte le procedure di adozione del Piano, invertendo i tempi delle osservazioni, circostanza che ha contraddetto la corretta procedura di legge ed ha portato al “risultato di avere oggi un Piano già vecchio prima ancora di essere adottato”, secondo quanto precisato dai tecnici dimissionari;
3) L’Assessore Regionale all’Urbanistica prof.ssa Barbanente ha nei mesi scorsi bocciato il Piano licenziato dai tecnici dimissionari ed ha invitato la maggioranza ad apporvi le necessarie modifiche, pena la non approvazione del medesimo a livello regionale.
Dall’esame di questi tre punti si rileva un preoccupante mix di ritardi, incompetenza, approssimazione e sperpero di denaro pubblico.
L’adozione del Piano Urbanistico Generale era il primo punto nel programma politico amministrativo della prima e della seconda Giunta Laddomada. Ancora oggi, dopo nove anni di governo, rimane incompiuto.
E la responsabilità deve essere distribuita sull’intera maggioranza di sinistra che governa Crispiano: infatti, in una maggioranza che conta quattordici consiglieri, sul PUG hanno lavorato appena in tre, con generosità quattro.
Troppo pochi per essere un argomento così importante per il paese.
Per quanti sono rimasti agli angoli, un’occasione persa sulla quale riflettere. Una delusione generale rispetto alle credenziali di molti.
Alzare solo la mano in cinque anni può anche bastare, ma poi si deve andare a casa, a prescindere, consapevoli che per il proprio paese si è fatto poco o nulla.
L’ultima perla sul PUG risale al 10 gennaio 2012.
E’ di quella data la Delibera n. 27 con la quale la Giunta Laddomada conferiva incarico ad un nuovo tecnico progettista per il completamento del Piano Urbanistico Generale predisponendo apposita convenzione.
Sono trascorsi quasi cinque mesi da quella Delibera ed il nuovo tecnico incaricato non ha ancora firmato la convenzione. C’è da chiedersi: se per mettere una sola firma, sono trascorsi invano quasi cinque mesi, per completare un Piano che sostanzialmente è da rifare, quanto tempo ci vorrà? Questa maggioranza ha voluto – vedi D.G.C. n.397/2010 – che il nuovo tecnico incaricato lavorasse sui 26 verbali delle osservazioni per farne materia di adeguamento del Piano. Sarà veramente così? Perché sarà poi interessante verificare, uno ad uno, il riscontro di quei 26 verbali che il nuovo tecnico fornirà negli elaborati tecnici che andrà a licenziare.
Questa maggioranza sul PUG si è mostrata spesso approssimativa e di papocchi ne ha combinati diversi. L’ultimo è la Delibera di Giunta Comunale n. 27 sopra citata, atto illegittimo, alla pari dell’ultimissima delibera n. 154 del 30.05.2012 a rettifica della prima, alla pari della D.G.C. n. 3 del 18.01.2005 ove veniva conferito l’incarico ai tre tecnici.
Infatti alla Giunta Comunale, secondo la normativa vigente, competono solo funzioni di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, PERTANTO LA GIUNTA LADDOMADA NON POTEVA CONFERIRE ALCUN INCARICO PROFESSIONALE !
Adottando tali delibere la Giunta Laddomada ha platealmente violato gli artt. 48 e 107 del T.U.E.L. che, invece, riservano espressamente dette competenze non alla Giunta, bensì ad altri organi.
Un provvedimento quello adottato che, lungi dall’accelerare la definizione del Piano ai fini della sua adozione, lo indebolisce, lo mina al proprio interno rendendolo vulnerabile alla pari di un gigante che ha le gambe d’argilla.
È credibile un sindaco che dice di voler dare “regole urbanistiche e di sviluppo certe a tutti” (periodico PD Democraticamente del 5.2.2012), se poi fonda il PUG su una serie di atti illegittimi da essere annullato al primo ricorso?
Persistere in questa condotta è da irresponsabili, perché quando sarà mandato all’aria tanto lavoro e tanto denaro pubblico, sapremo a chi rivolgerci e chiedere il conto.
Noi il PUG lo vogliamo votare, ma voteremo solo un PUG che sia fondato sul rispetto della normativa vigente, un PUG che risponda non a tizio o a caio, ma agli obiettivi e ai criteri indicati nel D.P.P. e alle prescrizioni che recentemente sono state sollecitate anche dall’Assessore Regionale all’Urbanistica della Regione Puglia. Solo in questo modo si potrà avere un PUG forte, blindato, che risponda solo agli interessi del territorio, un PUG capace di resistere ai tentativi di abbatterlo proprio perché fondato sulla piena rispondenza alla legge.
È questo il PUG che vogliamo per Crispiano, per il bene dei suoi cittadini e del suo territorio.
Crispiano, 3 giugno 2012
Michelangelo Serio
Fonte: Michelangelo Serio – Capogruppo PDL