Progetto di riordino e catalogazione del patrimonio librario

Nella sala consiliare del Comune di Crispiano è stato presentato il progetto di riordino e catalogazione del patrimonio librario, nonché di informatizzazione dell’emeroteca e digitalizzazione di alcune opere antiche. Il progetto è stato realizzato da Libermedia, società di servizi e formazione specialistica per i Beni culturali. All’incontro erano presenti Maria Anselmi (responsabile A.P. Beni librari del Servizio Beni culturali della Regione Puglia), Claudio Fabrizio (responsabile polo SBN di Taranto), Michele Annese (direttore della Biblioteca civica “C.Natale” di Crispiano), Monica Albano (responsabile del progetto e amministratore unico Libermedia, Giuseppe Laddomada (sindaco di Crispiano). Ha concluso Angela Barbanente (assessore ai Beni culturali della Regione Puglia). A porgere il saluto agli ospiti c’era Giuseppe Bennardi (presidente del Consiglio comunale di Crispiano) Ha moderato l’incontro Francesco Laddomada (consigliere della Regione Puglia e componente della Commissione Cultura, Istruzione, Formazione e Lavoro) che, nei suoi interventi ha elogiato il lavoro svolto e ha rivolto un plauso ad Annese, direttore di una biblioteca considerata “d’eccellenza”.
Bennardi, nel suo intervento, ha sottolineato il ruolo della Biblioteca di Crispiano come centro di promozione culturale e come luogo di aggregazione di giovani e meno giovani, di qualsiasi colore politico, che in questa struttura, diretta fin dall’inizio e per oltre 40 anni da Michele Annese, si incontrano per formarsi e organizzare attività culturali. Fabrizio ha illustrato il progetto di “bibliorete”, realizzato grazie ai finanziamenti regionali, che mette in rete e rende fruibile il patrimonio librario presente nelle biblioteche dei Comuni della provincia ionica.
La dottoressa Anselmi ha espresso la sua soddisfazione per la realizzazione del progetto in una Biblioteca d’avanguardia, che ha pienamente raggiunto gli obiettivi propri di un centro di promozione culturale. Oggi una biblioteca attiva, ha detto la relatrice, oltre ad avere l’importante funzione di conservare il patrimonio culturale, deve essere un luogo di incontro soprattutto per chi è lontano dalla cultura, deve essere un centro di elaborazione di attività culturali, deve essere “a scaffale aperto”, abituando i lettori, fin da piccoli a toccare, sfogliare il libro, favorendo la lettura come abitudine sociale diffusa. La biblioteca deve essere centro di coordinamento socio-culturale, uno sportello che eroga servizi ai cittadini, alla comunità, all’impresa, per concorrere insieme allo sviluppo del territorio. Affinchè ciò avvenga sono necessari due presupposti: aprirsi al territorio e raggrupparsi in rete con altre Biblioteche. Per questo la Regione, tramite accordi di programma, ha valorizzato tutti i sistemi culturali, soprattutto le Biblioteche, istituendo per ogni provincia un polo SBN per aggregare le biblioteche del territorio. La biblioteca di Crispiano nel 2008 ha presentato alla Regione un progetto finalizzato a potenziare i servizi e l’accessibilità al patrimonio librario; progetto approvato (190 mila euro stanziati) e aggiudicato alla Società Libermedia, cominciato nel 2009 e concluso nel 2011.
Il direttore Annese ha tracciato un excursus dei vari servizi erogati dalla Biblioteca nel corso dei suoi 46 anni di vita; ha parlato delle varie iniziative promosse e dei risultati raggiunti. Il patrimonio librario attualmente è di 35.000 volumi, mentre l’emeroteca conta 500 testate, tra quotidiani e periodici, molti dei quali raccolti negli ultimi 50 anni.
Monica Albano di Libermedia ha rilevato l’importanza di alcuni testi presenti nella Biblioteca di Crispiano, 171 libri pubblicati prima del 1830, tra cui il Cabreo, un manoscritto del 1792 che è stato digitalizzato e reso pienamente fruibile. (Il Cabreo è un inventario dei beni delle grandi Amministrazioni ecclesiastiche, redatto di solito da un notaio. Quello presente a Crispiano riguarda i beni della Commenda di Picciano, che comprendeva centri lucani e pugliesi). Un’emeroteca varia e vasta, oggi inserita nel catalogo ACNP, a cui si può accedere tramite il sito www.bibliotecanatale.it
L’assessore Barbanente, nel suo intervento, ha riconosciuto il merito di eccellenza della Biblioteca di Crispiano, che ha adottato il modello degli scaffali aperti prima ancora dell’introduzione della legge, ponendosi oggi come polo importante nel sistema regionale, non solo per la ricchezza del patrimonio libraio posseduto, ma anche per la sua dinamicità e capacità di rapportarsi con la comunità e con la forza attrattiva della tecnologia. Il progetto realizzato dimostra che anche in questo campo Crispiano è all’avanguardia, merito dei finanziamenti ottenuti, ma soprattutto di chi ha saputo dirigerla.
Il sindaco ha concluso l’incontro ringraziando gli operatori culturali della Biblioteca, assicurando l’interesse dell’Amministrazione per la creazione di un polo culturale che raccolga in un’unica sede il ricco patrimonio esistente.

Fonte: Silvia Laddomada