Buckingham Palace, randagismo e Civiltà Contadina

Dalla civilissima isola britannica, attraverso la corrispondenza quotidiana, si è appresa la notizia che: una cagnolina della Regina di quel regno, è venuta a mancare improvvisamente. Non hanno comunicato se all’improvvisa scomparsa della discendente di Argo, siano seguite scene tragiche degne del teatro shakespeariano o, che la ferale notizia, abbia indotto alcuni sudditi dell’isola sopra citata, a strapparsi i capelli per l’immenso dolore. La notizia certamente ha dato conforto a quanti giornalmente si esprimono con la fatidica frase: l’ha detto la televisione. Inoltre ha regalato una forte dose d’ilarità a quanti sono dotati di buon senso.
I Crispianesi invece, stanno assimilando le comuni abitudini degli scommettitori inglesi, molto famosi per la mania delle scommesse. Si è registrato, infatti, che molti giocatori nostrani, hanno fatto delle alte puntate di migliaia di euro, per indovinare quanti crispianesi sono stati capaci d’indignarsi, leggendo gli articoli apparsi su crispianoline, per il problema del randagismo e, per altrettante migliaia di euro, per indovinare quante frasi sono state virgolettate per i medesimi articoli.
Che il problema del randagismo, sia un fatto grave per il quieto vivere di molti cittadini, si pensa che sia molto chiaro a tutti, ma che all’annoso problema, non si riesce a trovarne rimedio, diventa un caso preoccupante.
Nessuno si augura che ad inizio scolastico qualche bambino ritorna a casa azzannato, anche perché si avrebbe difficoltà ad individuarne la colpa tra, gli incolpevoli amici dell’uomo e i responsabili Ausl, tra gli Amministratori e i Tutori dell’ordine, oppure tra pietosi cittadini (con o senza virgolette) che a spada tratta, vorrebbero combattere mulini a vento di donchisciottiana memoria. Sono molti a pensare che si stia mettendo da parte l’uso della ragione. Sembra, infatti, che si voglia non soltanto ricordare il famoso teatro inglese, ma anche quello Goldoniano.
Riportiamo un racconto che molti anziani crispianesi ricordano a memoria.
Si tratta della bellissima leggenda accaduta nella notte dei tempi, quando gli uomini vivevano nella serena concordia. Il cibo primario, era rappresentato dal frumento che cresceva sullo stelo, interamente rivestito di chicchi di grano, dalla base del terreno sino all’altezza della spiga, qual è oggi.
Avvenne che, per i continui feroci dissidi e litigi inverosimili fra gli abitanti della terra, il Signore Iddio, volle punirli non facendo crescere e nascere più, la pianta del grano. Un povero contadino che rispettava la Madre Natura, si rivolse pietosamente al Signore, chiedendo e supplicando che lasciasse crescere all’apice dello stelo, almeno pochi chicchi di grano per sfamare il suo amico a quattro zampe.
Così avvenne, che dal quel momento, per rispetto del contadino che rispettava il suo fedele amico, il Signore Iddio, fece rimanere all’apice della pianta, la spiga di grano a disposizione di tutti gli essere viventi, naturalmente compreso l’uomo.
Le conclusioni di questa leggenda tramandata dalla Civiltà Contadina, la lasciamo ai nostri affezionati e intelligenti lettori. Invece, per come si comportano alcuni proprietari del Cane o, i vari irresponsabili, sarà oggetto di discussione una prossima volta.

Francesco Santoro

Fonte: Francesco Santoro