In relazione alla risposta di Donato Greco, Responsabile della Polizia Municipale, sul “fenomeno del randagismo” e pubblicata in data 18 Agosto u.s. su Crispianonline, colgo l’occasione per ribadire che la nota a mia firma del 7 Agosto non aveva nessun intento polemico, nè voleva risultare lesiva nei confronti di chi assolve a funzioni istituzionali.
Aveva il solo intento, invece, di informare i concittadini, amanti e non amanti degli animali, di come stanno le cose a Crispiano e sensibilizzare l’Amministrazione Comunale che, in virtù degli strumenti offerti dalle normative specifiche, potrebbe muoversi diversamente e risultare maggiormente incisiva.
Per quel che riguarda i “diritti” , mi stupisce leggere una frase così scritta. Penso semplicemente che non debba esserci un diritto che merita maggior tutela rispetto ad un altro; gli animali, in quanto esseri viventi, meritano la stessa tutela dei cittadini: comunicano in altro modo, ma non significa che debbano essere ritenuti di secondaria importanza.
A questo proposito parlando con il responsabile dei veterinari della AUSL di Crispiano-Martina in merito a quanto è stato detto fino ad ora, afferma che: ”E’ sicuramente un dato di fatto che gli animali, affamati riuniti in branco, diventano estremamente pericolosi”, per questo invita, così come ha sempre consigliato, di sfamare gli animali in posti lontani dal centro urbano, evitandone così la concentrazione in aree pericolose (es. rotonda Via Martina). Questo per l’incolumità degli stessi e per la tranquilla viabilità dei mezzi. ”In merito a questo esiste una circolare ministeriale che ne parla ampliamente e che sicuramente non vieta di sfamare i randagi. Questo problema diventa sempre più difficile da arginare per i continui abbandoni e perchè tanti comuni, come Crispiano, per le precarie condizioni economiche non riescono a risolvere. A parer mio – continua il dottore – bisognerebbe fare un’opera di sensibilizzazione verso tutti i proprietari di animali perchè si convincano a sterilizzare i propri evitando così di immettere su territorio altri randagi. Se poi si riuscisse a lavorare in sinergia amministrazione, polizia municipale, AUSL e volontari, le cose potrebbero sicuramente migliorare. Non posso però non apprezzare il lavoro svolto da questi ultimi perchè le loro preziose segnalazioni ed il loro aiuto hanno permesso di catturare e sterilizzare, ad esempio, tante cagne presenti sul territorio o prestare soccorso ad animali bisognosi”.
Credo che nessuno possa vietare di dare da mangiare a degli animali abbandonati: è ovvio che questo debba avvenire nel rispetto dell’igiene pubblica e senza ledere gli interessi di alcuno, in particolar modo di quanti la pensano diversamente, ma una ciotola piena d’acqua non deve indurre nessuno a gridare allo scandalo!
Tutte quelle virgolettature nella risposta all’articolo del 7/08 forse sono un pò troppe; si ritiene esagerata la mia citazione, ma in fondo, l’intento per chi sta scrivendo, era ed è solo quello di porre l’attenzione verso una situazione critica che potrebbe trovare soluzioni migliori se lo si volesse veramente. Un incontro sul tema con le Istituzioni, compresa la rappresentanza della Polizia Municipale, per le competenze loro spettanti, probabilmente risulterebbe più utile di una serie di articoli. Lo chiedono i volontari tutti e da molto tempo, per il bene degli animali e della cittadina di Crispiano.
Donatella Liuzzi
Fonte: donny