Il Comune non paga ed i rifiuti ritornano a Crispiano

Sì proprio così. E’ di oggi la notizia, veramente sconcertante, che gli automezzi ricolmi di rifiuti partiti da Crispiano alla volta della C.I.S.A., la discarica di Massafra ove si provvede al conferimento dei rifiuti, raggiunti quei cancelli, non hanno potuto scaricare e se ne sono tornati a Crispiano con il loro carico.
Perché ? Semplice, perché il Comune di Crispiano non paga!
Sebbene la convenzione fra la C.I.S.A. ed il Comune di Crispiano prevede che il pagamento debba avvenire entro trenta giorni dal conferimento dei rifiuti, alla C.I.S.A. stanno ancora aspettando che arrivino i pagamenti di maggio !
In questi ultimi giorni pare si stia provvedendo al pagamento dei mesi di maggio e giugno, ma restano ancora insoluti i mesi di luglio ed agosto.
E’ questo solo l’ultimo episodio di cattiva amministrazione, al quale ci ha ormai abituato la Giunta Laddomada.
E’ impensabile che non si provveda per tempo a pagare un servizio primario, come quello del conferimento dei rifiuti – che ai cittadini è costato recentemente un aumento del 40% – arrivando a fare la figuraccia di vedere gli automezzi costretti a rientrare a Crispiano senza aver potuto scaricare i rifiuti !
Una cosa del genere non si era mai vista.
Venire a sapere poi, che circa dieci giorni prima, fosse anche pervenuto un invito bonario per sollecitare il pagamento, rimasto lettera morta, dà l’idea dei limiti oggi affliggono il Comune.
Invitiamo questa maggioranza di sinistra a saldare immediatamente il debito accumulato, frutto di grave irresponsabilità politico-amministrativa, affinché questa ennesima pagina nera fatta registrare nella giornata odierna, non arrechi ulteriori danni e non ripercuota i suoi effetti negativi sulla cittadinanza.
Sull’argomento sarà immediatamente presentata un’interrogazione consiliare volta ad accertare le responsabilità di quanto accaduto e sentire quali saranno, questa volta, le giustificazioni che il Sindaco vorrà addurre.
Crispiano, 23 ottobre 2012
Il Capogruppo PDL
Michelangelo SERIO

Fonte: Michelangelo Serio