Il tesseramento è senz’altro uno dei momenti più importanti per la vita della nostra Associazione, che negli ultimi due anni ha consolidato a livello nazionale più di 1.100.000 soci e quasi 5.000 basi associative: l’Arci si conferma l’Associazione di Promozione Sociale maggiormente radicata sul territorio italiano.
I Comitati Territoriali sono perciò oggi fortemente impegnati nella promozione associativa e hanno rinnovato in questi mesi il patto costituente tra Circoli e Associazione attraverso le migliaia di colloqui e discussioni che portano al rilascio dell’affiliazione ad Arci. Si tratta di una pratica sostanziale che ogni anno garantisce a quel milione di soci partecipazione, democrazia, trasparenza, nonché la possibilità di essere parte di un progetto che agisce localmente per determinare una presenza di carattere nazionale.
Una pratica che sa coniugare i valori di autodeterminazione delle nostre basi associative in senso progettuale e pratico che per la prima volta nella storia dell’Associazione è riassunto nel Bilancio di Missione (su goo.gl/r1GxS potete trovare l’intero documento).
Le sfide per il futuro sono molteplici e importanti. Alcune sono state affrontate in questi anni ed hanno dato risultati importantissimi, altre devono ancora essere vinte.
Chiaramente l’aver reso stabile un modello associativo dentro l’Arci non mette comunque al sicuro da insidie che di volta in volta si ripropongono.
L’impresa sociale come modello di pratica culturale non è ancora un soggetto riconosciuto nella nostra società e dalle nostre istituzioni. L’impresa come forma di profitto continua a sentirsi minacciata, soprattutto in questo momento di crisi, da soggetti ritenuti, ingiustamente, ‘troppo agevolati’, il tesseramento come pratica di auto finanziamento e condivisione di spazi e attività non è sempre facile in una società che sembra confondere la libertà con la non appartenenza e la non identità, la politica fatica a valorizzare queste nuove esperienze di aggregazione.
Il risultato raggiunto nel 2000 con la legge 383, che riconosce alle associazioni di promozione sociale un ruolo che va al di la degli interessi dei soci, risale ormai a dieci anni fa e ad oggi scontiamo ancora incertezze sui piano legislativo e carenze nella definizione del nostro status. In un sistema che sempre più affida ad un’iniziativa del no-profit la capacità di risolvere tensioni e di rispondere ai bisogni, e a chi vede gli enti locali sempre più in difficoltà nell’organizzazione sociale e culturale, è assolutamente necessario essere attori protagonisti e determinati.
Ci troviamo spesso a fare grandi cose, di assoluto valore e portata, ma in molte occasioni questo valore non sappiamo farlo conoscere.
Il principio della trasparenza, non solo sulle attività, ma anche sulle modalità di gestione e sulle finalità che ognuno cerca di compiere, servirà sia a renderci maggiormente consapevoli, sia a illustrare compiutamente quelle regole identitarie. Insomma dobbiamo far emergere con chiarezza il nostro valore associativo, certi che questo ci porterà a una maggiore solidità delle nostre pratiche e servirà mantenere unita l’associazione.
Da quest’anno sarà poi a disposizione di tutti i soci e non solo un nuovo strumento che ci proietta nel futuro.
È stata infatti realizzata la prima applicazione per dispositivi mobili che permette di essere sempre aggiornati sul mondo Arci e soprattutto di individuare facilmente dove hanno sede i nostri circoli. È gratuita ed è possibile scaricarla qui goo.gl/kbJ7L per iPhone e iPad, qui invece goo.gl/Cfr6l per la piattaforma Android.
Vieni a tesserarti al Circolo ARCI-UISP Crispiano in Corso Umberto, 139 – ore 16,00 – 20,00 – Tel. 099611973
Fonte: Donatella Convertino – Presidente Circolo ARCI-UIS