Papa Francesco va a completare l’opera gia’ avviata,quale arrivare alla santificazione dei Martiri di Otranto.La storia si è svolta intorno all’anno 1490,all’epoca delle invasioni Turche in Puglia.Questi soldati Mussulmani riuscirono a conquistare la Roccaforte di Otranto,che all’epoca era un colosso invalicabile.Dopo l’azione militare essi iniziarono a perseguire la conquista sociale dei cittadini pugliesi e da subito si presento’ il problema religioso di convertire all’Islam il popolo Otrantino che da secoli ormai abbracciava il Cristianesimo.La cosa pare che non ebbe neanche inizio in quanto i nostri avi ebbero subito a dimostrare la loro fede,per cui il conquistatore passo’ subito a metodi spiccioli decapitando tutti coloro che formalmente non abiuravano la loro religione. La testa del malcapitato issata su un’asta veniva portata in giro e mostrata in segno di monito verso gli altri Otrantini,affinchè intimoriti cedessero al volere dei conquistatori. I nostri antenati invece non si piegarono e preferirono farsi ammazzare piuttosto che rinnegare Gesu’. Dopo circa 800 decapitazioni i mussulmani abbandonarono il loro progetto e addirittura dopo poco arrivarono i Francesi di Carlo D’Angio’ che ricacciarono in mare il nemico Ottomano. Noi Crispianesi ieri a P.za S. Pietro eravamo felici ed orgogliosi di essere i discendenti di un popolo cosi’ determinato a reggere le proprie convinzioni,pensate, al punto di dare la vita per la propria fede. Certo che gli ultimi avvenimenti legati alle intime convinzioni di tutti noi ITALIANI ,al loro sgretolarsi per una manciata di “EURO” faranno di quest’ultimi protagonisti i futuri martiri da scoprire speriamo mai. Tornando al presente ,la ciliegia sulla torta della festa dei Martiri l’ha messa quel signore fatto uomo e detto PapaFrancesco,con i suoi modi,col suo parlare e perche’ no anche il timbro della sua voce è ormai veicolo di pensiero celestiale. Che bello prima Arianna e poco dopo Giulia,donne Crispianesi che insieme faranno 3 anni forse,hanno goduto l’abbraccio del Santo Padre e immagina la gioia dei genitori,i nonni e tutti noi amici.Il giorno dopo a mente e membra fresche non smettiamo di ringraziare il “PADRETERNO” per averci concesso una giornata cosi’ felicemente piena di emozioni mai provate nella nostra vita,grazie GESU’
Fonte: Tommaso Fragnelli