notizie : Crispiano: “ Le Ciuccje s’arrajene e^le Varrèle se spascene” – Ovvero: Sansone e i Filistei

Le nostre tradizioni popolari come tutti ricordano, hanno origine dalla mitologia che i nostri avi mettevano in pratica. Si ha il caso che qualche “ minz cazett” nostrano, molte volte assume l’aria ipocrita di fare dell’ironia sul “ nostro amato paese” cioè Crispiano, alla quale, tutti siamo portati a rispettare compresi i suoi abitanti, sia esso primo o ultimo cittadino. Le vicende per la “ regolarità” che i Crispianesi stanno attraversando, interpretano in modo meramente straordinario, il motto dei nostri avi sopra citato” Le Ciuccje s’arrajene e^le Varrèle se spascene”, deducendo che, quando i politici litigano sono sempre i cittadini a pagarne le conseguenze, specialmente, quando ci s’impegna a usare sotterfugi di bassa lega per cercare di vincere sui propri avversari. Così facendo, si fomentano azioni che non rendono più convincente l’operato messo in atto dagli stessi individui. Infatti, qualche tempo addietro sul “ Primo Balcone” del palazzo comunale, uno striscione reclamava: Legalità e, ogni Crispianese, pensò che realmente si rivolgesse a tutti quei cittadini che si rendevano consapevoli di quella parola scritta. La tentazione dei politici però, è quella di nascondersi nell’ipocrisia della menzogna. Se dovesse essere torbida la mente di chi per decenni ha amministrato il nostro paese, preferendo il favoritismo accomodante per convenzioni illegali legalizzate, non assumendosi responsabilità del paesaggio deturpato, dei suoi abitanti sfiduciati, noncuranti del paese reso in stato di abbandono comatoso, a questo punto sarà necessario uno scatto d’impegno generale di tutti i Crispianesi, affinché a questo, si debba porre definitivamente la parola “ BASTA”. Noi siamo convinti che nell’amministrare un paese, se ci sia qualcosa di male non ci si deve nascondere, bensì battersi con moralità! Se ci sono persone volti a simulare ingannevoli opinioni, siano certi che alla fine gli stessi rimangono compromessi e implicati nelle trame delle falsità da loro elaborate. Le principali regole che un’etica agisca sulle azioni da svelarne la verità, devono essere prive di viltà a costo anche di subire svantaggi. Speriamo che il cambiamento che alcuni nostri cittadini si stia impegnando a voler instaurare, sia quello di togliere le incrostazioni accumulatesi dalle amministrazioni che per decenni hanno la loro responsabilità, che il prossimo primo cittadino sia capace di togliere le muffe, le croste della politica dell’accomodamento e del favoritismo. Così, come uno scultore elimina le impurità che ricoprono un’opera d’arte rendendola nuovamente al suo reale valore, sia arrivata finalmente l’occasione per i cittadini di cambiare e rinnovare la nostra Crispiano, ridando un volto pulito del paese che tutti i Crispianesi si meritano. Sarà compito di tutti gli uomini di buona volontà impedire il pseudo sansone crispianese, che una volta auto eliminatosi forse per sue incapacità, lo stesso, possa denigrare irrisoriamente il nostro paese, denunciando negatività di finanziamenti, difficoltà da incontrare, e stimolare crolli venturi, ironizzando avversari che almeno devono essere messi alla prova. Si dovrebbe avvertire eventuali corvi di male augurio, che la moralità e l’onesta non può essere barattata, e che le persone che mettono in atto buoni propositi nella legalità, anche nelle difficoltà, riescono a sostenere un paese che merita dignità da parte di chi lo amministra.

Fonte: Francesco Santoro