Il 2 settembre le navi scuola della Marina Militare giapponese ormeggeranno presso la Stazione Navale Mar Grande di Taranto. Le due navi in arrivo sono la “Shirayuki” e la “Isoyuki”. Il viaggio di addestramento dei cadetti della Marina giapponese, istituito nel 1957 al fine di addestrare i giovani cadetti e di instaurare delle relazioni amichevoli presso i porti di scalo, giunge alla sua 57a edizione, e approda per la prima volta a Taranto. In occasione dell’arrivo delle navi scuola a Taranto, l’Ambasciata del Giappone, in collaborazione, tra gli altri, con il Comune di Taranto, l’Istituto Giapponese di Cultura in Roma e la A.S.D. Bunkai Karate, organizza martedì 3 e mercoledì 4 settembre presso l’Arena di Villa Peripato (ingresso Via Pitagora), per due serate consecutive, un evento ad ingresso libero interamente dedicato alla cultura giapponese. A presentare le due serate la giornalista dell’emittente televisiva TG Norba 24 Maria Liuzzi. Per entrambe le serate dalle 19.40 è previsto un nutrito programma volto a presentare ai cittadini di Taranto vari aspetti della cultura giapponese, dalle arti marziali, alla storia, al cinema. Per iniziare, una dimostrazione di karate a cura del Maestro Antonio Lobello, distintosi più volte in competizioni nazionali, e dei suoi allievi. Dopo i saluti istituzionali, per celebrare il ricorrere nel 2013 del 400° anniversario della partenza della cosiddetta “ambasceria verso l’Europa dell’era Keicho” (Keicho kenou shisetsudan), prima ambasceria ufficiale dal Giappone, lo storico Professor Antonio Fornaro presenterà il diario di viaggio “Historia del regno del VOXV del Giapone, dell’antichità, nobiltà, e il valore del suo re Date Masamune” redatto da Scipione Amati, interprete al seguito dell’ambasceria. A seguire, due proiezioni cinematografiche: martedì 3 settembre, “Swing Girls” (Swing Girls) di Shinobu Yaguchi, storia adolescenziale di un gruppo di ragazze liceali del Tohoku che, tra risa ed emozioni, mette su una jazz band; mercoledì 4 settembre, “Il samurai del tramonto (Tasogare Seibei) che segna il debutto del regista Yoji Yamada, personalità di spicco nel mondo del cinema giapponese, nel “jidai geki” (opere ambientate nel periodo Edo, l’epoca dei samurai).
Fonte: Claudio Taranto