L’associazione culturale “ Qui e Ora – incontri un libro”, plaude alla notizia che l’Amministrazione Comunale ha messo in atto un’innovazione voluta dall’Assessore Giuseppe Delfino che è stato apportato un risparmio di 80.000 mila euro per le attività culturali, compreso l’annullamento di una vergognosa Convenzione, senza che siano ridotti i servizi per i cittadini. Non possano che ben accogliere i Crispianesi, questa sferzata di moralità che fa dimenticare amministratori che imitavano il personaggio di ”Quaquaraqua” immortalato dallo scrittore L. Sciascia. Queste mezze tacche di amministratori, per decenni a Crispiano, s’illudevano che bastava indossare una cravatta e farsi un nodo molto appariscente per diventare dei Pierre Cardin della politica nostrana. Tutti i Crispianesi sanno che è stato un decennio buttato al macero, dove la legge imperante era quella del “ Do ut des”. A ignari e ingenui cittadini era promessa la luna, mentre gli amministratori non possedevano la capacità nemmeno di mostrare un dito. Siamo convinti che una pura goccia cristallina (il risparmio di cento sessanta milioni di vecchie lire) per un bilancio amministrativo fatto di miliardi di euro a due cifre, nell’inquinato mare della politica non potrà mai risolvere tutte le questioni. Molti Crispianesi, pensano che questo modo di fare, rappresenti un cambiamento etico e morale nell’amministrare la cosa pubblica è fa ben sperare. Non vorremmo qui ricordare lo sperpero effettuato in passato per “Convenzioni” di favore, anche se i destinatari possedevano le capacità di ben assolvere le loro funzioni, bisogna riconoscere – quale ora c’è ne fosse bisogno – che si deliberava per cose che andavano all’opposto delle attese dei giovani laureati e disoccupati. Si favoriva la corruzione istaurando il menefreghismo, anche per le piccole cose, come la cura essenziale verso la Piazza del paese, abbandonata. Vergognosamente si son fatti marcire alberi, (non re-impiantati) ironia della sorte proprio davanti a sede di partito, forse, per dare spazio non si sa bene a cosa. Comunque, non si aveva la capacità di pensare che il centro del paese sia, ed è, e rimane il biglietto da visita di una cittadina che aspira a essere chiamata civile. L’Associazione “ Qui e Ora “ sollecita tutta la nuova amministrazione a operare sempre di più “ U spruscje d^a scòpa nov^e” per spazzare via anche il ricordo di malefatte amministrative, dove la vergogna degli stessi amministratori non aveva limiti di ospitalità. Sia la sferzata nuova e una sterzata che possa cambiare il modo di amministrare, la moralità dia quella dignità a un paese che vuol crescere civilmente, magari iniziando anche dalle piccole cose, come dare un volto omogeneo e curato alla nostra Piazza Madonna della Neve. Adesso, tutti i cittadini si aspettano che sull’esempio dell’Assessore alla cultura, l’intera Amministrazione, in quel bilancio Comunale formato da miliardi a due cifre, si attua come atto dovuto, cioè siano individuati eventuali sprechi che alla comunità Crispianese potranno soltanto dare dei benefici.
Addetto Stampa
Fonte: Francesco Santoro