La via pulchritudinis, la via della bellezza, è la strada più semplice e insieme la più sicura per contemplare la bellezza del divino e annunciarla agli uomini. Essa non ha bisogno di spiegazioni, di studio, di argomentazioni retoriche: punta direttamente a suscitare nell’animo quello stupore e quella gratitudine che ci fanno sentire da una parte destinatari dell’amore di Dio e dall’altra cooperatori della sua opera di salvezza. “Musica pro domo mea” vuole trasmettere a tutti questo intimo bisogno di lode, questo intimo senso di stupore. Ad una chiesa tornata limpida e pulita nelle sue linee architettoniche dopo un atteso e non semplice intervento di restauro fa riscontro la chiesa-popolo che si ritrova per cantare, inneggiare e salmodiare a Dio. Per questo è stato individuato nei salmi, il libro dell’orante per eccellenza nella Bibbia, vero gioiello della letteratura di tutti i tempi, il testo destinato a essere musicato da otto compositori, che hanno offerto per noi il loro lavoro in prima esecuzione assoluta. Diciamo “offerto” perchè essi non hanno preteso nulla in compenso, pur essendo questo il loro mestiere: anche in ciò abbiamo visto il segno della gratuità divina rispecchiato nella generosità degli uomini che lo amano.
Fonte: don Michele Colucci