Comizio di domenica del Sindaco

Nel comizio di domenica sera il nostro Sindaco ha dato molte efficaci risposte ai diversi temi sollevati dalla minoranza Paese Futuro e fra questi – circostanza che mi porta nuovamente a ringraziarlo – alcuni relativi all’assessorato di cui sono titolare.
Desidero tuttavia utilizzare la disponibilità degli amici di “Volta la Carta” per una puntualizzazione in ordine a talune dichiarazioni, a dir poco avventate, da parte degli esponenti di Paese Futuro in ordine dell’esposto a mia firma.
A distanza di oltre due anni da quei fatti, non si può continuare ancora a ricevere schizzi di fango per interventi gratuiti di chi continua a riportare maldestramente questioni che vengono rappresentate in maniera diversa dalla realtà.
Si continua a parlare senza conoscere i fatti e senza conoscere le carte, quelle vere.
E’ arrivato il momento di chiarire una volta per tutte come stanno veramente le cose.
Pensare ad un tavolo di discussione su questo, come su altri temi, è tempo perso perché il PD, abbiamo visto, rifiuta il confronto democratico, come ha fatto il segretario cittadino Carlo SFORZA lo scorso 9 aprile in sala consiliare, dove si è defilato.
Per noi un tavolo di confronto rimane un momento dialettico nel quale si fronteggiano tesi anche molto diverse e contrastanti, che tuttavia non devono prescindere dalla moderazione e dal rispetto reciproco e democratico.
Gli amici della minoranza, soprattutto il consigliere Anna Sgobbio, ma non solo lei, sere fa, hanno toccato alcuni temi, che sono stati già oggetto lo scorso anno di animato dibattito in campagna elettorale. Vorrei ricordare all’intera minoranza, come ha già fatto il Sindaco, che la campagna elettorale è finita da tempo. E se i consensi alla mia persona ci sono stati, la ragione di ciò va probabilmente ricercata anche nel fatto che i crispianesi hanno condiviso talune scelte forti che da parte mia sono state fatte, non dando credito alle accuse, particolarmente veementi contro la mia persona mosse soprattutto da parte dell’ex sindaco. Costui, in ogni occasione, non ha fatto altro che indossare i panni di un ipocrita vittimismo, volto a scaricare sulla mia persona sue precise responsabilità – una decennale inerzia condita a grossolana incapacità – per aver fatto assai poco per mettere in sicurezza le strutture pubbliche: campo sportivo, teatro comunale, biblioteca e scuole.
Oggi la sinistra, attraverso i suoi consiglieri, ripropone questa storia dell’esposto. Bene, allora riparliamone, ma nei termini corretti, nei termini veri, e non strumentali come fin qui si è fatto.
L’esposto riguardava il campo sportivo e la palestra della scuola Mancini, e basta.
Non riguardava il teatro, non riguardava la biblioteca, non riguardava la scuola media Severi, non riguardava la scuola Giovanni XXIII, non riguardava la scuola dell’infanzia Cacace.
Dunque assumo la responsabilità dei controlli dei Vigili del Fuoco e successiva chiusura solo e soltanto del campo sportivo, e basta.
Per il resto è bene rivolgersi ad altri, come ha efficacemente detto il Sindaco, ad altri che hanno scritto raccomandate ai Vigili del Fuoco sullo stato di non agibilità e fruibilità delle strutture comunali di Crispiano, scuole in testa.
Ma il 30 agosto dello scorso anno, a meno di tre mesi dall’incarico ricevuto, questa Amministrazione, rimboccandosi le maniche, ha portato a termine presso il campo sportivo tutta una serie di lavori e interventi da far dichiarare agli stessi Vigili del Fuoco, o meglio, alla Commissione di Vigilanza Pubblici Spettacoli, nuovamente agibile il campo sportivo con grande sollievo di tutte le società sportive.
Con buona approssimazione, nel prossimo mese di luglio, per effetto di ulteriori prescrizioni sulle quali si sta già lavorando, ci sarà la completa riapertura al pubblico e sarà raggiunto il risultato di aver reso agibile, in via definitiva, una struttura sportiva importante, dove si potrà finalmente praticare sport in sicurezza e con una spesa di gran lunga inferiore rispetto ai fiumi di denaro del passato.
Nell’esposto dunque si citavano alcune attività sportive che venivano esercitate in strutture pubbliche non conformi alle norme sulla sicurezza: il campo sportivo comunale e la palestra della scuola Mancini.
Bene, la L.R. n. 33 del 2006 prevedeva dei contributi regionali, cosiddetti buoni sport, a favore di società sportive che avessero tra i propri praticanti soggetti diversamente abili o in condizioni di disagio economico ed altro ancora, a condizione che quelle attività sportive fossero svolte in strutture conformi alla sicurezza.
E’ successo che, sebbene fosse noto a tutti che tanto il campo sportivo comunale che la palestra della scuola Mancini non fossero a norma, e che pertanto le condizioni previste dalla L.R. non potessero essere rispettate, nonostante questa consapevolezza, il Sindaco dell’epoca in data 27 agosto 2008 sottoscrive una dichiarazione – prot. n. 15209 – con la quale attesta che quelle strutture erano a norma.
Questo è accaduto. Si è così impostata, in fretta e furia, tutta una pratica volta ad ottenere quei finanziamenti – che per il 2008 sono stati di poco superiori a ottomila euro – su presupposti, come dire, che non rispondevano a verità.
A dire che i presupposti indicati dalla normativa regionale non erano stati rispettati, non è stato Michelangelo Serio, ma l’Ufficio Tecnico Comunale di Crispiano, che attraverso il suo Direttore, in data 08.04.2009 – con nota prot. n. 6154 – smentiva il Sindaco, attestando il contrario.
Ora, quello che mi sono chiesto in quei giorni era questo: è giusto, è corretto dichiarare una cosa non vera, pur di ottenere un finanziamento di qualche migliaia di euro, nonostante non si avessero le carte in regola ?
E’ corretto attestare alla Regione Puglia – come è stato fatto – che le strutture comunali interessate erano a norma, quando invece non lo erano, perché non lo erano mai state ?
Premesso che la sicurezza dei cittadini è un aspetto di primaria importanza, talvolta anche di tragica attualità, si può arrivare ad attestare la sicurezza di una struttura, quando invece si ha la perfetta consapevolezza che le cose stanno diversamente ?
Comprendo oggi, come allora, che in tempi di difficoltà economiche, i contributi alle società sportive sono importanti; ma questo legittima una dichiarazione che non sia fondata su presupposti reali ?
Ed era proprio necessario, per l’ex Sindaco, sottoscrivere una dichiarazione che non era affatto di sua competenza ?
Resto convinto che sarebbe stato, invece, molto più giusto e corretto assumere una posizione diversa tanto verso le società sportive coinvolte che verso i diretti interessati, dicendo che a quel finanziamento regionale non ci si poteva candidare, semplicemente perché le attività sportive indicate venivano praticate in strutture sportive comunali che non erano a norma.
Ma questa linea non è passata, si è preferito piuttosto confezionare e portare avanti una richiesta di finanziamento in assenza dei presupposti richiesti, non rispettosa delle regole e della legalità.
Se questa è la verità sacrosanta dei fatti, si può dunque continuare a mistificare la realtà, continuando a dire che di tutto questo, compresi i controlli dei Vigili del Fuoco alle scuole, al teatro e alla biblioteca, il solo responsabile è Michelangelo Serio ?
Mi spiace per alcune persone coinvolte che hanno peccato probabilmente di mera superficialità. Persone che, con ogni probabilità, non erano al corrente di come stavano le cose, ma altre persone, vi assicuro, erano al corrente di tutto, quelle stesse persone che, nonostante avessero la consapevolezza che quelle strutture sportive non erano a norma, hanno dichiarato il contrario pensando di farla franca.
La volgarità delle accuse contro la mia persona ha raggiunto limiti mai visti prima, per alimentare l’animosità nei miei confronti è stato detto di tutto, anche che sarebbero state verificate le condizioni di reddito di tutta una serie di cittadini che avevano fruito di quei finanziamenti.
Questa è la storia dell’esposto, consigliere Sgobbio, che si sarebbe potuto tranquillamente evitare se solo fosse stata discussa l’interrogazione comunale all’uopo da me predisposta. E se così non è stato, le ragioni non chiedetele a me, andatele a cercare tra chi sa e non dice.
Michelangelo SERIO
Assessore Urbanistica e Lavori Pubblici

Fonte: Michelangelo SERIO