cultura : Crispiano: 95° Anniversario dell’Autonomia del Comune

Con decreto N° 2430 del 14 Novembre 1919 Vittorio Emanuele III per Grazia di Dio e per volontà della Nazione, Re d’Italia, concedeva l’Autonomia al Comune di Crispiano.
In occasione del 95° Anniversario, l’Associazione Culturale “ Qui e Ora” per tutti gli affezionati lettori, sottolinea tale importante traguardo raggiunto dai nostri concittadini dell’epoca che con l’Autonomia, davano inizio ad una crescita sociale e civile della nostra Crispiano.
Tratta dalle memorie del primo Sindaco Pasquale Mancini, riportiamo una sintesi della relazione fatta in occasione della seduta Consiliare della prima e nuova Amministrazione, subito dopo la fine della Grande Guerra 1915-18.
“…Cittadini, assumo l’onorifico incarico in un momento difficile, e soltanto con il vostro benevole concorso potrà rendere meno grave il mio compito. Crispiano sente il bisogno di calma e di pace, tale legittimo desiderio collima col mio ideale. Nessuna illusione per i favoritismi ma la sicurezza di un’Amministrazione che si impegnerà attenendosi alla massima economia. “… Attualmente Crispiano è un paese lindo, pulito e dal clima salubre, destinato a diventare stazione climatica dell’intero territorio”. “…sento il dovere di esporre quanto si è fatto nell’interesse del paese e per la stabilità del bilancio, promettiamo di dare assetto alle finanze del Comune, perché propugnatori sinceri dell’Autonomia, gradatamente si provvederà ai più urgenti bisogni del paese, senza aggravare i contribuenti”. “… la gestione del decorso anno 1921 si è chiuso con un avanzo di Lire 13.451.24, che sono state destinate alla sistemazione della principale strada del paese allo scopo di venire in aiuto dei disoccupati”. La popolazione nel 1921 come da censimento ufficiale era di 5.213 abitanti.
Trascorso il funesto secondo periodo bellico, prima dell’avvento delle nuove elezioni della Repubblica, nel 1945 il Prefetto di Taranto nominò primo Sindaco di Crispiano Giuseppe Cesario.
Addetto stampa- Francesco Santoro

Fonte: Francesco Santoro