La Maggioranza di centro-destra ha bocciato la riduzione della Tari. Nel Consiglio comunale dello scorso venerdì 28 novembre, infatti, sono state respinte le mozioni dell’Opposizione che chiedevano di rimettere mano al Regolamento e al Piano Finanziario della Tari. Quegli interventi avrebbero portato un po’ di chiarezza sulle regole e sulle esenzioni e una significativa riduzione della tariffa.
E questa bocciatura avveniva mentre Renato Perrini, il deus ex machina di questa Maggioranza, manifestava a Bari insieme a Fitto, Chiarelli e Tamburrano nel “No tax day”.
Oltre a questa bocciatura, l’Amministrazione Ippolito, ad oggi, non è stata nemmeno capace di fare una comunicazione chiara ai contribuenti
• sull’effettivo regolamento che si sta applicando
• sulle riduzioni o esenzioni che possono essere realmente applicate
• su quali sono gli errori più diffusi che l’utenza può aver ritrovato nelle proprie cartelle.
Chiarezza che non è arrivata neppure sulle cifre di questo Piano Finanziario, né dalle risposte demagogiche arrivate dai banchi dell’Amministrazione, né tanto meno da quelle ricevute dal funzionario (le cui osservazioni, ancora una volta, ci sono arrivate solo 5 minuti prima del Consiglio).
Alcune cose invece le ha chiarite il Vicesindaco Liuzzi:
• la responsabilità delle scelte fatte è politica e non può essere scaricata sui funzionari (come qualcuno da un po’ di tempo sta cercando di fare);
• la raccolta differenziata non si discute e non è la causa degli aumenti;
• era NECESSARIO fare la raccolta “Porta a Porta”;
• alla Serveco, oggi, non ci sono reali alternative più convenienti (certo, se la pagassero anche, la Serveco, non rischieremmo che questo contratto salti proprio).
Di fatto Liuzzi ha smentito le prime dichiarazioni di Paciulli che non andavano proprio in questa direzione e che hanno notevolmente contribuito a generare confusione tra la gente.
Un’altra smentita è arrivata dal Sindaco, che ha smentito se stesso. Infatti, mentre in campagna elettorale affermava che il Comune lo conosceva come le sue tasche perché ci lavora da trent’anni, venerdì invece ha dichiarato che non immaginava fosse così gravoso fare il Sindaco e che lui, prima, “le carte”, nemmeno le leggeva.
Il Sindaco si è anche lamentato delle sanzioni che sta pagando per i rilievi dei Vigili del Fuoco; ma per questo, se vuole individuare il principale artefice, gli basta guardarsi intorno.
Per quanto riguarda l’antenna di Belmonte invece, hanno glissato la questione politica, celandosi dietro alla frase di rito sulla magistratura che deve fare il suo corso. Ma il problema che abbiamo posto noi non era certo in termini giudiziari, ma politici: c’era un regolamento e non è stato applicato. Perché? Chi controlla cosa in questo Comune?
Su questo non abbiamo avuto nessuna risposta.
Infine vogliamo fare un invito al Sindaco riguardo la lettera anonima che ha menzionato all’inizio del Consiglio: denunci l’accaduto alla Polizia postale. In questo modo forse si potrà mettere un freno al fenomeno delle lettere anonime (o provviste di firme false) perpetrato soprattutto negli ultimi anni, non solo contro i politici, ma anche contro gli Uffici pubblici e persino contro la Scuola.
Fonte: Gruppo consiliare PAESE FUTURO