Ci sono persone che passano accanto alle vite degli altri semplicemente sfiorandole, uomini che restano invisibili. E poi ci sono quegli uomini che nelle vite degli altri ci entrano, lasciandovi un segno. Uomini che cambiano il corso degli eventi, la storia di una nazione o di una città. Ha lasciato il segno ovunque sia stato Francesco Tagliente, che a soli 18 anni è partito dalla sua Crispiano per entrare in Polizia. Una carriera brillante, fino ai prestigiosi incarichi di questore di Firenze, di Roma e poi di Prefetto di Pisa. Esperienza conclusasi a giugno scorso, dopo due anni di permanenza nella città toscana, per il sopraggiungere della pensione. “Ero convinto che per riuscire avrei dovuto interpretare il ruolo istituzionale proprio camminando al fianco dei cittadini, degli imprenditori, delle associazioni e di tutti coloro che contribuiscono, quotidianamente a far vivere il territorio. Tuttavia, esprimo il mio rammarico per non essere riuscito, a volte, a fronte di tante energie profuse, a dare una risposta adeguata a tutte le istanze.”, scriveva Tagliente nella lettera con cui salutava la città che era stata la sua casa sino a quel momento. Perché lui, anche se soprannominato il “prefetto di ferro”, ha sempre tenuto ad essere ricordato per la propria vicinanza ai cittadini, per la capacità di ascoltarne problemi ed istanze.
Nella storia di Pisa Tagliente adesso è entrato a tutto tondo, grazie al libro “Buone pratiche a Palazzo Medici – Il nuovo passo della Prefettura”, edito da Pacini e dal Sindacato Cronisti Romani, che oggi alle 16 sarà presentato a Roma presso la Federazione nazionale della stampa. Un gruppo di giornalisti, tra cui Candida Virgone de “ Il Tirreno”, ha raccolto oltre 60 testimonianze, grazie alle quali viene tratteggiata la politica gestionale del Prefetto Tagliente, descritta tramite gli occhi e le esperienze dirette di cittadini, istituzioni ed operatori economici. Ne emerge un ritratto professionale ed umano di un uomo di spessore che, partendo dal Sud, ha fatto della sua vita l’insegnamento trasmessogli dal padre Donato, deportato nei campi di lavoro in Germania durante la Grande Guerra per non aver voluto collaborare con i Tedeschi ed insignito della Medaglia d’onore dal Presidente della Repubblica.
Francesco Tagliente, inoltre, è notizia di questi giorni, a Firenze , a Roma e a Pisa ha attuato la politica di risparmio energetico in collaborazione con l’Università di Pisa ed i suoi studi e proposte diverranno a breve oggetto di una pubblicazione edita dall’Università. Paola Guarnieri
Fonte: Paola Guarnieri