Crispiano si costituisce parte civile contro l’ILVA

Anche Crispiano scende in campo contro l’Ilva, costituendosi parte civile nel processo Ambiente Svenduto. E non perché la cittadina sia a rischio ambientale, ma per il danno di immagine che, in quanto realtà a vocazione agricola e turistica, ha dovuto subire.
L’estate scorsa, come amministrazione particolarmente attenta alle questioni ambientali, abbiamo commissionato all’Arpa Puglia il monitoraggio della qualità dell’aria della nostra cittadina. I risultati comunicati a dicembre dall’Agenzia Regionale si sono rivelati sorprendenti e fortemente rassicuranti: gli inquinanti non solo non superano i valori minimi previsti dalla legge, ma sono addirittura di un quarto al di sotto di questa soglia. Il dato appare ancora più rilevante, se paragonato agli esiti di un medesimo studio realizzato nel nostro comune nel 2010. All’epoca, infatti, i valori erano già al sotto del minimo di legge, ma oggi sono addirittura ancora più bassi.
Ci sentiamo dunque di affermare che nessun allarmismo sulla qualità dell’aria a Crispiano può considerarsi fondato. Resta comunque aperta la questione del danno di immagine subito dalla nostra cittadina. Per alcuni, infatti, la semplice vicinanza all’Ilva di Crispiano è segno certo di inquinamento. E questo ha causato non pochi problemi alla nostra agricoltura e al turismo, ovvero a quelle che sono le colonne portanti della nostra economia. E’ arrivato, dunque, il momento di dire basta a tutto questo. Il territorio di Crispiano, con le sue masserie, i suoi prodotti tipici, la sua carne di ottima qualità, le sue importanti manifestazioni, il lavoro di tanti volontari attivi nelle numerosissime associazioni non può pagare lo scotto degli interessi personalistici di chi, con la sua industria, ha dato sicuramente lavoro a tante famiglie, ma ha poi deturpato l’ambiente, peggiorando, in un modo o nell’altro, la qualità della vita di tutti! E soprattutto, Crispiano non può essere penalizzata dall’errata convinzione che la sua aria sia inquinata!! Ecco dunque i motivi per cui questa amministrazione ha deciso di costituirsi parte civile nel processo a carico dell’Ilva: vogliamo che l’immagine di questo paese sia riabilitata, che il motore economico di questo paese vada a pieno regime!
Perché, contrariamente a quanto qualcuno afferma, l’ amministrazione Ippolito non è assolutamente inerte, anzi, ha sempre fatto della questione ambientale un suo obiettivo prioritario e i risultati lo stanno confermando quotidianamente. E a dirlo non sono solo le recenti iniziative messe in campo. Ci eravamo già infatti mossi in questo senso, sin dal nostro insediamento, contattando un grosso avvocato del Foro di Roma esperto in questioni ambientali. Volevamo infatti capire se e come avremmo potuto agire legalmente contro l’Ilva, investendo gli stessi soldi dei cittadini. Lo studio, iniziato nel luglio 2013, ha comunque dimostrato che sul nostro territorio il problema era poco sentito: al colloquio con gli esperti si sono presentati solo cittadini di altri paesi, nessuno di Crispiano. Intanto, abbiamo cercato di capire come muoverci in un’eventuale procedimento contro l’Ilva e dopo il recente monitoraggio dell’Arpa ci siamo rivolti alla stessa Agenzia Regionale, per sapere se sarebbe stato possibile effettuare una caratterizzazione del suolo e delle acque sotterranee, che prevede il 10% del prelievo dei campioni di suolo, ma l’onere di spesa sarebbe stato notevole e i tempi d’attesa lunghi già per la stessa campionatura. Stiamo dunque vagliando l’opportunità di procedere con tale studio, soprattutto in considerazione degli esiti positivi dell’esame sulla qualità dell’aria.
Crispiano, 19/01/15
L’amministrazione comunale di Crispiano

Fonte: Egidio Ippolito