Sono entrati nel vivo a Crispiano i solenni festeggiamenti in onore della Madonna della Neve (3-4-5 agosto), celeste patrona della cittadina jonica, a cura della parrocchia della Chiesa madre retta da don Michele Colucci. La novena in preparazione alla festa (27 luglio – 4 agosto, ore 19) viene presieduta, per tre giorni ciascuno, dai parroci di Crispiano. Il programma civile in piazza Madonna della Neve prevede, nella serata del 3 agosto, lo spettacolo musicale promosso dai giovani della parrocchia Tutti insieme appassionatamente, remake della celebre pellicola cinematografica del 1965, mentre il 3 e 4 agosto, per le strade di Crispiano, si esibiranno gli Sbandieratori e musici dell’Associazione “San Domenico di Guzman” di Oria e del “Tamburo di Mola di Bari”. Il 4 agosto, alle ore 21, vedrà la presenza del gruppo musicale di ispirazione cristiana “Fuoco vivo”, band giovanile che esprime nel rock la propria passione per la vita. Cresciuti nell’ambito della Gifra, la Gioventù francescana e originari del potentino, i “Fuoco vivo” hanno all’attivo numerosi concerti e la produzione di due fortunati cd (Controcorrente e Dimensione verticale), oltre a vantare collaborazioni importanti come la Pfm-Premiata Forneria Marconi, il CET-Scuola di formazione musicale promossa da Mogol, il tastierista di Claudio Baglioni Toto Torquati. Servizi musicali saranno offerti dai rinomati complessi bandistici “Città di Crispiano” diretto dal maestro Francesco Bolognino (4 e 5 agosto) e “Città di Squinzano” diretto dal maestro Dominga Damato (5 agosto, ore 21). Il giorno centrale della festa è mercoledì 5 agosto, solennità della Madonna della Neve, quest’anno particolarmente sentita in quanto ricorre il 70° anniversario della proclamazione della Madonna della Neve a protettrice di Crispiano (5 agosto 1945): il fatto è ricordato da una lapide recentemente apposta sulla parete di fondo della chiesa madre. La data si collega idealmente alla solennità di Santa Maria Maggiore in Roma: il soffitto della chiesa madre di Crispiano riprende architettonicamente, anche se in maniera più modesta, quello della celebre basilica romana. La pia tradizione vuole che sia stata la Vergine Maria a indicare e ispirare la costruzione della sua dimora sull’Esquilino. Apparendo in sogno contemporaneamente al patrizio Giovanni e al Papa Liberio (352-366), la Madonna chiese la costruzione di una chiesa in suo onore, in un luogo che lei stessa avrebbe miracolosamente indicato. E infatti, il mattino del 5 agosto 358 il colle romano dell’Esquilino apparve inspiegabilmente ammantato di neve. Il Papa tracciò il perimetro della nuova chiesa e il nobile Giovanni provvide alla costruzione dell’edificio. L’arrivo a Crispiano di questo titolo attribuito alla parrocchia si deve all’arcivescovo Giuseppe Antonio de Fulgure, che nel 1826 istituiva la prima parrocchia crispianese, quando Crispiano era ancora un villaggio dipendente amministrativamente da Taranto (sarebbe divenuto comune autonomo nel 1919). Da allora il popolo di Crispiano si è messo sotto la protezione di Maria e ancora oggi la festa richiama un gran numero di crispianesi che per vari motivi dimorano lontano dal paese d’origine. Nella mattinata del 5, sante Messe: alle ore 8,00 presieduta dal parroco; alle ore 9,30 presieduta da don Saverio Calabrese, cappellano della Casa circondariale di Taranto, già parroco di Santa Maria della Neve; alle ore 11,00 presieduta da mons. Renato Pizzigallo, cappellano capo della Marina militare che celebra il 30° anniversario di ordinazione sacerdotale: questa celebrazione vede la presenza dei parroci di Crispiano e dei sacerdoti e religiosi di origine crispianese. Alle ore 18,00 santa Messa presieduta da don Emidio Dellisanti, parroco della parrocchia Madonna delle Grazie in Grottaglie. Subito dopo, in piazza Madonna della Neve, la tradizionale consegna delle chiavi della città alla celeste Patrona da parte del sindaco Egidio Ippolito, cerimonia molto attesa e sempre ricca di suggestione, che precede la tradizionale, partecipatissima processione dell’immagine della Madonna della Neve per le vie del paese, protagoniste anch’esse con i loro abitanti di un vero e proprio tripudio di gioia al passaggio della Madonna, che col suo sguardo benedicente saluta ammalati e persone altrimenti impossibilitate a uscire di casa. Al rientro della processione, tutta la popolazione si unisce nella preghiera intonando l’inno alla Madonna della Neve, composto da mons. Giuseppe Maria Caforio (1878-1965), per oltre mezzo secolo arciprete di Crispiano, del quale lo scorso 16 luglio è stato ricordato il 50° anniversario della morte. Il tradizionale omaggio a Maria al termine della processione è affidato anche quest’anno a S.E. Mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto. Subito dopo, l’esibizione del Gran Concerto bandistico “Città di Squinzano”. A mezzanotte, spettacolo pirotecnico sulla via per Martina Franca, contrada Scriville. PARROCCHIA SANTA MARIA DELLA NEVE –CRISPIANO (TA)
Fonte: don Michele Colucci