CRISPIANO – Un viaggio a ritroso nella storia di Crispiano attraverso le testimonianze di coloro che l’hanno vissuta in prima persona: questo il tema principale del libro “TESTIMONIANZE – RISORGERE O MORIRE” scritto dal cultore locale Antonio Colucci e presentato nell’ambito del quinto evento dell’«AUTUNNO CULTURALE». È un elaborato che punta alla riscoperta della tradizione del nostro paese, facendo leva sulle esperienze, sulle emozioni, sui racconti e sulle curiosità che hanno delineato, nel corso del tempo, la storia dello stesso. Ed è proprio il tempo, come specificato dall’autore, a rivestire un ruolo fondamentale in questo percorso, poiché ha tracciato la linea del nostro passato e continua a tracciare quella del presente, con uno sguardo di fiducia verso il futuro. Per certi versi, l’opera si presenta, sulla scia dei ricordi e delle testimonianze, come uno spunto di riflessione per le generazioni presenti e future, un’esortazione a non mollare mai e a vivere con serenità e speranza ogni momento della propria esistenza. Un lavoro durato a lungo come sottolineato da Anna Sorn, cultrice locale che ha collaborato alla stesura del libro, frutto delle ricerche e dei sacrifici nel raccogliere le testimonianze che hanno contribuito alla ricostruzione della storia di Crispiano. Lavoro ricco di versi, di poesie e di frasi, che non manca anche di retroscena inediti sulle vicende narrate e di curiosità sui simboli e le vie del nostro paese. In sostanza, un libro che si prefigge di raccontare la storia e di ricostruire la tradizione di un paese per mezzo degli sguardi, delle parole e delle emozioni di chi, quella storia, l’ha vissuta sulla propria pelle. Come di consuetudine, l’evento è stato presenziato dall’Assessore Giuseppe Delfino con la presenza del presidente dell’Accademia Musicale “G.Puccini”, Giovanni Locorotondo. L’«AUTUNNO CULTURALE» proseguirà mercoledì 18 Novembre 2015 alle ore 19.00, presso la saletta culturale della Biblioteca “C.NATALE”, con la presentazione del monologo “IO E MIO PADRE” a cura di Romano Argese.
Fonte: Mirko Bagorda, Tirocinante Biblioteca Civica C.Nat