All’Associazione culturale Qui e Ora Due Occhi Belli Crispius è pervenuta la pubblicazione degli atti del convegno” Possidio/Possidonio” (Identità, Culto e tradizione). (Mirandola 2009). Nella pregevole opera è inserita la dotta relazione del nostro concittadino Angelo Bello, che con la competenza di un incallito e vetusto neofita di storia locale, ha fornito all’opera culturale diverse tavole figurative, riguardanti anche la nostra Cripta di Pozzo Carucci. La passione che ognuno nutre nei confronti della Storia, in special modo quella di Crispiano, da la possibilità ad esultare per tal encomiabile relazione ma, siamo di parere contrario, poiché è nostra convinzione che: vale molto di più l’opera storica e non la filologia degli storici. Infatti, rivolgiamo la massima attenzione all’opera storica. Purtroppo, degli affreschi di Pozzo Carucci sfortunatamente non ne rimane quasi alcuna traccia. Forse, non sbaglierebbe se qualcuno affermasse che sia un fatto anacronistico parlare di un’opera d’arte che non esiste più o potrebbe farlo, soltanto iniziando il suo ragionamento con: “C’era una volta”. ritenendo la Cripta irrecuperabile cioè morta, la si potrebbe ammirare soltanto sulle foto degli anni settanta. Noi riteniamo la Cripta tanta declamata dal Prof. Angelo Bello, simile alla morte del famoso Generale Lapalisse che soltanto dopo un quarto d’ora si decantava la sua vita, affermando che quindici minuti prima era stato un valoroso combattente. La sorte Lapalissiana della Cripta Pozzo Carucci, da motivo di temere che di uguale morte a breve, possa capitare alla stupenda Cripta Santa Maria e, se subisse altri sciagurati interventi come nel passato, potrebbe esserci ancora un quarto d’ora di vita o poco più, In simili casi, di solito, si da la responsabilità agli amministratori, noi però, consapevoli che molte volte, loro, usano il gesto che fu tanto comodo a Pilato, assolviamo gli attuali responsabili coinvolgendo però, TUTTI quegli amministratori (dal 1950 al 2016) che hanno imitato o, che volessero uniformarsi con il gesto del Console romano. Ai nostri affezionati lettori segnaliamo quanto riportato dagli studiosi, che gli affreschi della Cripta Santa Maria di Crispiano e, principalmente la Madonna raffigurata, sono una delle tre rarissime opere d’arte del genere esistenti in tutto il mondo. Forse non tutti i Crispianesi sono a conoscenza dell’alto valore storico. Siamo certi che molti benpensanti trovano rifugio nel definire l’ubicazione della Cripta sia una proprietà privata, da ricordare però che esiste il vincolo della Sovraintendenza e che nessuno può apportare nemmeno un graffio agli affreschi che rappresentano le radici della nostra Crispiano e soprattutto dei Crispianesi. La Cripta restaurata si potrebbe presentarla come atto culturalmente civile e responsabile di un’intera comunità in occasione del centenario dell’Autonomia della nostra Crispiano: 14 Novembre 2019. Siamo consapevoli che non sia sufficiente una modestissima notizia data su Crispianonline a risolvere un gravoso problema. Con identica consapevolezza nel promuovere il nostro “allarme culturale”, affinché non vadano, disperse le impronte e le radici dei Crispianesi, l’Associazione Culturale “Qui e Ora Due Occhi Belli Crispius,” invita i responsabili della Sovraintendenza e tutti gli Amministratori a farsi interpreti per indire una seduta Consiliare “Mono tematica” sul recupero e la difesa del nostro patrimonio artistico culturale. Noi indichiamo da subito che, a svolgere una relazione sull’importanza del recupero di tale opera d’arte sia il nostro concittadino Prof. Angelo Bello. Siamo convinti che il comprovato e qualificato impegno per lo sviluppo culturale crispianese messo in atto da responsabili che fino ad oggi hanno fornito prova di serio impegno, sia d’auspicio affinché il nostro “Allarme culturale” serva ad evitare la rovina della Cripta Santa Maria, evitando un disastro Lapalissiano. Ass. Culturale “Qui e Ora Due Occhi Belli Crispius” addetto Stampa Francesco Santoro
Fonte: Francesco Santoro