“I Giganti a Taranto” : una lezione teatrale del regista Alfredo Traversa con la partecipazione del Laboratorio Teatrale Auditorium Tarentum, per celebrare il 53° convegno di Studi Pirandelliani svoltosi alla presenza del Prof. Stefano Milioto del Centro Nazionale Studi Pirandelliani di Agrigento. Argomento centrale della conferenza sono stati “ I Quaderni di Studio di Serafino Gubbio Operatore” dove Pirandello nell’osservare gli uomini, si augurava: “ che capiscano ciò che fanno”. Con i “Giganti a Taranto” il Gruppo Teatrale di Alfredo Traversa ha rivisitato l’ultima opera scritta da Pirandello, dando spazio ad una libera interpretazione di denuncia per il degrado soprattutto ambientale della città dei due mari. Alla Performance, insieme al Gruppo teatrale hanno partecipato anche Rino Massafra e Francesco Santoro di Crispiano, oltre a Enzo, Rinaldo, Anna, MariaPia, Giovanni, Tommaso e Antonella con il piccolo Andrea , tutti hanno dato lettura di un proprio testo scritto. Ogni singolo partecipante, si è distinto rifacendosi al testo Pirandelliano “I Giganti della Montagna” che termina con la frase: “Io ho paura”, Da questo, unanime esortazione è stata fatta a non avere paura, prodigandosi per il rispetto di una convivenza civile. Gli spettatori sono stati coinvolti per esercitare insieme la forza di combattere “I Giganti a Taranto” che distruggono la città con l’inquinamento, il degrado e l’incivile corruzione. Grande attenzione emotiva è scaturita con lunghi applausi per la denuncia espressa da tutto il gruppo, che ha posto attenzione maggiore, per quanto provocato dal “Gigante d’Acciaio Ilva” che, se in passato ha rappresentato un illusorio benessere, da sempre invece, si è identificato come fonte di distruzione ambientale e umana, per cui molti Tarantini, amaramente ancora vivono. L’intera provincia, quella Tarantina, da sempre si è distinta per la salubrità dell’ambiente, il benessere genuino rappresentato dall’agricoltura e la peschicoltura oltre per la Cultura Mondiale come capitale della Magna Grecia. Non possiamo che fare proprio, quello che osservava Pirandello, sperando che veramente “ gli uomini capiscano ciò che fanno” e, seguendo i suggerimenti sparsi in tutte le opere pirandelliane come in : La ragione degli altri; Vestire gli ignudi o Tutto per Bene per citarne solo alcuni dell’immenso universo Pirandelliano, non si può dare solo valore alle “ Cose” ma tenere presente l’Essenza dell’uomo che la vita rappresenta e, non la sua distruzione. Al Termine della manifestazione Dino Maiano ha declamato una lirica in vernacolo tarantino dal titolo “Io resto“, in risposta a quanti scoraggiati per l’inquinamento, da Taranto vogliono andare via, mentre il piccolo Andrea (vedi foto) rappresentando un angelo che invita alla felicità universale, per sfuggire l’incubo della paura ha declamato un monito pirandelliano con il quale s’identifica l’opera “I Giganti della Montagna; ” se siamo stati una volta, bambini possiamo esserlo sempre”. Addetto stampa- Francesco Santoro
Fonte: Francesco Santoro