RESOCONTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 APRILE 2016

Durante la seduta dell’ultimo Consiglio comunale, dopo aver ritirato per opportuni approfondimenti il primo punto all’ordine del giorno riguardante un regolamento sull’ “Affido familiare”, sono stati approvati, con i soli voti della maggioranza (oltre che del Consigliere Colucci), diversi regolamenti fra cui: Economato, Tosap, Pubblicità.
Ma il piatto forte della seduta è stato il punto sulla approvazione del Piano finanziario e delle tariffe relative alla TARI 2016.

Dai dati in nostro possesso, calcoli alla mano sugli atti di liquidazione, ci risulta che la somma dei pagamenti nell’anno 2015 sul conferimento dell’indifferenziato e dell’organico ammonta a circa 388mila euro, quindi non sono chiari i motivi per cui vi è un ricarico nel Piano finanziario di quest’anno per almeno 30mila euro. E poi, se l’obiettivo sbandierato per il 2016 è il raggiungimento dell’80% di differenziata, come hanno detto nell’incontro per la rimodulazione del servizio (reclamizzato solo tre ore prima dell’iniziativa, forse per non farlo sapere a molti), è “maggiormente misterioso” che la previsione di spesa per il conferimento in discarica sia più alta di quella dell’anno scorso.
Inoltre hanno caricato l’intero costo annuale per la rimodulazione dei conferimenti settimanali e di alcuni “nuovi” servizi per circa 51mila euro, mentre andava caricato solo per gli otto mesi che restano (doveva partire il 2 maggio, ma anche lì hanno creato un altro caos!)… E quindi questo costo sarebbe dovuto essere di circa 34mila euro. Pertanto tale disattenzione (?), se non sanata, ci costerà 17mila euro in più.
E non finisce qui… Quest’anno, nel Piano finanziario, è stato sottratto il trasferimento dello Stato a favore dei Comuni di 14mila euro per i rifiuti prodotti dalle scuole. Abbiamo chiesto allora: dov’è finito quello dell’anno scorso visto che non è stato inserito nel Piano finanziario 2015? Nessuna risposta… Così come nessuna risposta è stata data sugli altri costi “oscuri” caricati nel Piano.

Perché è proprio dal piano Finanziario che si parte: più alto è il Piano e più paghiamo!!!

È vero che c’è stata una piccola riduzione rispetto all’anno passato di circa 88mila euro, ma questa si è tradotta in una ridicola “diminuzione della Tari per le utenze domestiche”.
E nel contempo c’è stato anche un aumento di circa il 3% per le utenze “non domestiche” che l’Assessore Paciulli ha giustificato con la diminuzione delle attività commerciali e artigianali per cessazioni e chiusure (e su questo lasciamo a voi ogni considerazione in merito).
Invece, togliendo i costi che nulla hanno a che fare con la tariffa e correggendo gli errori, la riduzione poteva essere molto più significativa.
Anche perché nel Piano Finanziario viene indicata un minore costo sia del personale comunale impegnato sulla Tari che della previsione del fondo rischio svalutazione crediti (cioè la copertura per quelli che non pagano), cosa che abbiamo sempre sostenuto negli anni passati.

Alle nostre puntuali osservazioni l’Assessore Paciulli non ha mai dato una risposta chiara. La loro posizione è il solito scarica barile: si fidano dell’ufficio che ha fatto i conti da inserire nel Piano… Non sanno che il controllo dei conti tocca farlo a loro?
Naturalmente il nostro voto su questa materia è stato convintamente contrario.
Abbiamo anche chiesto di mettere ai voti la nostra proposta di modifica del Piano finanziario, ma il Presidente del Consiglio, forse non ha sentito… bontà sua e della sua Maggioranza!

Nonostante tutto, la differenziata è un obbligo di legge ed è l’unica strada percorribile; il sistema “porta a porta” è quello verso cui ormai si sta orientando la stragrande maggioranza dei Comuni italiani e su questo Crispiano è stato un precursore e i cittadini hanno dato una eccezionale risposta che ora merita di essere premiata; per fortuna in questi anni non si sono inseguite alcune posizioni avventuristiche di “altre opposizioni”, come affidarci all’Aro di Martina Franca per esempio, visto che lì il servizio non è ancora partito.

Fonte: Paese Futuro