Il 31 maggio scorso il Consiglio comunale è stato sospeso perché come minoranza avevamo rilevato pesanti “incongruenze” nella Delibera di Giunta del 28 aprile che aveva ad oggetto l’approvazione dello schema di Bilancio di previsione 2016 – 2018.
Il 6 giugno, c’è stata la prosecuzione di quel Consiglio. La Maggioranza ha “corretto” quell’atto illegittimo provando ad arrampicarsi sugli specchi e addirittura equiparando le proposte degli uffici alle Delibere di Giunta (Delibera di G.C. n. 111 del 3 giugno 2016 che trovate pubblicata sull’Albo online).
La prima cosa, di estrema gravità, che abbiamo immediatamente denunciato durante il Consiglio comunale è che la delibera di rettifica non è stata notificata nei tempi previsti dalla legge ai Consiglieri di minoranza, i quali ne sono entrati in possesso solo poco prima dell’inizio del Consiglio stesso.
Ma, oltre a rilevare il continuo e reiterato mancato rispetto delle Opposizioni, vogliamo evidenziare che l’art. 46 del regolamento del Consiglio comunale prevede che durante la sospensione del Consiglio gli atti devono restare congelati e non possono subire variazioni.
Il punto andava ritirato e andava convocato un nuovo Consiglio in ispecie se si volevano modificare gli atti della convocazione.
L’accaduto è stato stigmatizzato con citazioni normative e con il richiamo a sentenze di merito da parte del Capogruppo Anna Sgobbio e ribadito nell’intervento di Chiara Lodeserto.
Per quel che attiene al Bilancio previsionale poi, riteniamo che non vi può essere un impianto ben fondato se il rendiconto 2015 è viziato da troppi rilievi del Revisore(che ricordiamo non ha espresso il parere favorevole) e squadrature nei conti. Pertanto non ci rimane che esprimere, comunque, un giudizio politico negativo. Anche perché la manovra economica approvata dalla Maggioranza non è assolutamente coerente con il risanamento dei conti, tanto più necessario alla luce di una gestione 2015 basata sulle “casse vuote” e sul ricorso quotidiano alle anticipazioni di tesoreria, con il pagamento di interessi raddoppiati in tre anni e numerosi fornitori che aspettano il saldo per i servizi prestati al Comune.
Perciò, non essendo per nulla certi sulla liceità e regolarità procedurale della modalità messa in atto dalla Maggioranza, con la correzione della Delibera incongrua che potrebbe configurarsi come falso in atto pubblico, e con tutti i dubbi che abbiamo espresso sulle azioni amministrative della Giunta Ippolito, abbiamo partecipato alla discussione, ma al momento del voto abbiamo abbandonato l’aula.
Questi signori hanno fatto la campagna elettorale su trasparenza e legalità, di cui però pare ignorino il vero significato.
Noi invece siamo convinti che le regole garantiscano tutti e che muoversi nel solco della legge sia un bene per l’intera comunità.
Fonte: I Consiglieri comunali di PAESE FUTURO