LA “RIQUALIFICAZIONE” DELLA PIAZZA – DOPO LA NOSTRA INTERROGAZIONE SI CONFERMANO I DIFETTI E TANTA A

Paese Futuro ha presentato un’interrogazione a riguardo che è stata discussa durante il Consiglio comunale del 5 luglio, e le risposte non sono state per nulla convincenti. C’è stato innanzitutto un voler scaricare tutte le responsabilità: sull’Unione dei Comuni che ha finanziato i lavori, sulla ditta e sul Direttore dei Lavori, nei confronti dei quali, hanno detto, loro non fanno ingerenze. Come se chi governa il paese non deve comunque avere un controllo attento dei lavori che vengono eseguiti sul proprio territorio, al di là di chi li finanzia o di chi li realizza. Ma anche le risposte fornite dal RUP dell’Unione dei comuni non convincono. Ve ne citiamo solo alcune che destano parecchie perplessità… 1. “L’intervento di mera pavimentazione da realizzare sopra la pavimentazione esistente non modificava in alcun modo il sistema di deflusso delle acque meteoriche, che quindi è rimasto inalterato”. Prima dei lavori c’era un dislivello tra la pavimentazione della piazza ed il tappeto stradale. Ora è stato eliminato e quindi è evidente che uno studio specialistico andava fatto. 2. “La ‘soluzione’ per il terminale della pavimentazione di Corso Vittorio Emanuele (la cosiddetta conca) è stata semplicemente eseguita come raccordo naturale tra la piazza preesistente e la nuova pavimentazione, in ossequio alla linea di deflusso delle acque piovane”. Questa risposta si commenta da sola. Non c’è nessun “raccordo naturale” e quella è una soluzione tampone, pessima. Quello scavo l’hanno realizzato quando, durante i lavori, qualcuno gli ha fatto prendere coscienza del problema dell’acqua piovana che allagava i locali siti nella piazza. 3. “Il Direttore Lavori provvederà a verificare la presenza di eventuali esecuzioni non a regola d’arte o difetti di ogni genere”. Questa affermazione è in contraddizione con quanto ha affermato il collaudatore, e cioè che “la lavorazione è stata condotta a regola d’arte” e che “la Direzione dei Lavori e l’impresa hanno concordemente assicurato, a seguito di esplicita richiesta verbale del sottoscritto, la perfetta esecuzione secondo le prescrizioni contrattuali e la loro regolare contabilizzazione”. Da quanto detto e scritto, deduciamo che i lavori non sono ancora finiti. Speriamo quindi che porranno rimedio almeno ai difetti più evidenti (come i pali a ridosso dei balconi e la mancanza dei cordoli intorno alle aiuole degli alberi previsti dal progetto). Purtroppo sull’orribile “conca” la risposta è stata che ce la terremo così com’è. Pazienza. Sarà il ricordo indelebile di questa Amministrazione.

Fonte: CRISPIANO PAESE FUTURO