AMICI DELLA MUSICA «ARCANGELO SPERANZA» 73ª Stagione Concertistica DARIO CANDELA piano recital musiche di Cimarosa e Chopin Salone della Provincia TARANTO venerdì 21 aprile, ore 21 Definito «pianista di grande talento» dal suo maestro, Aldo Ciccolini, dal quale è stato l’unico a ricevere l’eredità in forma di un appassionante libro di «Conversazioni» edito da Curci, Dario Candela è uno degli epigoni più lucidi della grande tradizione napoletana. E venerdì 21 aprile suona nel Salone della Provincia di Taranto (ore 21) per la 73esima Stagione Concertistica degli Amici della Musica «Arcangelo Speranza» (biglietti euro 15/10, info 099.730.39.72). Il noto critico musicale Sandro Cappelletto ha sottolineato l’eleganza con cui Candela sfrutta le risorse timbriche e dinamiche dello strumento, attraverso «una sprezzatura gentile» che gli consente di «costruire un incanto». E per gli Amici della Musica questo incanto Candela lo rievocherà mettendo a confronto dieci Sonate dal secondo Volume di Domenico Cimarosa, autore che è diventato un suo cavallo di battaglia (per la Phoenix Classic, Naxos, Brilliant e Dynamic ha inciso l’integrale delle Sonate), e il raffinato romanticismo di Chopin con l’esecuzione della Polonaise Fantasie op. 61 e delle quattro Ballate. Non solo grande interprete nelle più importanti sale da concerto, nonché didatta e saggista, Candela si è distinto anche come brillante organizzatore. È stato, infatti, direttore artistico di PianoCity Napoli per quattro edizioni e nel 2007 ha fondato il Circolo Artistico Ensemble dedito alla riscoperta della musica del Novecento Italiano. Ha, inoltre, ideato e promosso TaranToday, progetto finalizzato alla diffusione delle danze del Sud Italia rielaborate da compositori contemporanei. E dopo l’erede della grande scuola pianistica partenopea, gli Amici della Musica aspettano la regina di Napoli, Teresa De Sio, di scena giovedì 27 aprile al Teatro Orfeo di Taranto con un omaggio a Pino Daniele in esclusiva regionale che segna l’avvio del nuovo tour dell’artista. addetto stampa Francesco Mazzotta
Fonte: Francesco Mazzotta