Riceviamo e pubblichiamo Il piano degli acquirenti dell’Ilva con il benestare del Ministero dello Sviluppo economico prevede un taglio di 6mila unità. Per domani (1 giugno) è stato indetto un primo sciopero contro gli esuberi. Sembra che il nostro territorio sia destinato a rimanere solo una colonia. Le scelte importanti che lo riguardano continuano ad essere fatte altrove, sulla testa dei cittadini, o meglio dei sudditi, che lo abitano. Questa terra è stata stuprata per anni e ora gli si vuole dare questo “benservito”. I sindacati respingono con forza i numeri degli esuberi. “Così non sono negoziabili – scrivono i sindacalisti in un documento – Vanno riformulati garantendo salute, ambiente occupazione e salari”. Possono piacere o non piacere i sindacati, ma questa posizione, apparentemente scontata, è quella di Paese Futuro e dovrebbe essere la posizione di tutta la provincia di Taranto.
Fonte: CRISPIANO PAESE FUTURO