La Comunità di Crispiano si appresta a vivere il suo anno di Grazia

Crispiano, 28 giugno 2017 La Comunità di Crispiano si appresta a vivere il suo anno di Grazia. L’Arcivescovo Filippo Santoro ha presieduto il rito di apertura della “Porta Santa” della Parrocchia di S. Maria Goretti e di indizione dell’Anno Giubilare (27 giugno 2017-6 luglio 2018), durante il quale i fedeli, non soltanto di Crispiano, potranno lucrare l’indulgenza plenaria, per sé e per i defunti, con la visita alla chiesa, con la confessione, con la Santa Comunione, con la preghiera per le intenzioni del Papa e compiendo opere di pietà o religione, di misericordia o carità e di penitenza. Un evento straordinario, voluto fortemente dal parroco don Cosimo Damiano Rizzo, in occasione del 25° anniversario della Consacrazione della Chiesa, intitolata a S. Maria Goretti. Tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio degli anni ‘90, nasceva in zona 167 un nuovo quartiere, successivamente dedicato alla giovane Santa, per favorire l’insediamento di famiglie di lavoratori dell’Italsider di Taranto, di case Iacp e di cooperative sociali, con una popolazione complessiva di 3.800 residenti. C’era necessità di promuovere l’integrazione, ma anche quella di offrire punti di riferimento religiosi, morali e sociali. Alcune famiglie della zona, costituitesi in Comitato, si adoperarono per la nascita di una Comunità religiosa, presentando, con l’aiuto del parroco di S. Francesco don Cosimo Montemurro, istanze al Vescovo mons. Guglielmo Motolese, che dette nel 1986 il suo consenso alla realizzazione della quarta parrocchia a Crispiano. La prima Messa, voluta da questa Comunità con tanto fervore, fu celebrata nel 1991 in uno spiazzo di alcuni edifici, dal Vicario mons Nicola Di Comite. Poi ci si adoperò per trovare un locale chiuso, l’ex scatolificio Semeraro che fu utilizzato in via provvisoria. Con l’entusiasmo del primo parroco don Ignazio Blasi e la fattiva collaborazione di tanti volontari, iniziarono i lavori per la costruzione di una Chiesa intitolata a S. Maria Goretti, su progetto elaborato gratuitamente dall’arch. Giuseppe Scialpi. Con una struttura prefabbricata e con operai volontari che realizzarono, anche di notte, le rifiniture interne, fu presto costruita l’attuale Chiesa, inaugurata e consacrata dall’allora Arcivescovo mons. Luigi Papa, il 14 febbraio 1993. Il consigliere regionale Renato Perrini, presente alla cerimonia, insieme al sindaco Ippolito, al presidente del Consiglio Comunale Bruno e all’assessore Pontrelli, ricorda l’intensa collaborazione offerta dal padre Cosimo, poi deceduto in un tragico incidente di lavoro, per la realizzazione del pavimento. Il secondo parroco fu don Antonio Quaranta, che curò la catechesi e la formazione religiosa, seguì don Emidio Dellisanti, che seppe coinvolgere i giovani in un progetto di sensibilizzazione al mondo esterno ed ora don Mimmo, che sa portare la Chiesa all’interno delle case del quartiere, accrescendo la fede delle famiglie e rafforzando lo spirito di comunità parrocchiale. Grazie a don Rizzo e alla mediazione dell’Arcivescovo Santoro, il Santo Padre Francesco ha concesso il privilegio di vivere un Anno Santo, al fine di promuovere una santa devozione e conformare la propria vita al Santo Vangelo. Nell’omelia di Mons. Santoro, seguita da Silvia Laddomada, l’Arcivescovo ha augurato alla Comunità tutta di Crispiano e alle Comunità parrocchiali della Diocesi di varcare la “Porta Santa” della Chiesa di “S. Maria Goretti” e uscirne con una fede più pura, più personale, meno formale, riconoscendo in Cristo la vera strada per la salvezza. La fede – ha aggiunto – rafforzi poi la carità, intesa come comunione fraterna, il prendesi cura dell’altro, contro l’individualismo di oggi. Come cristiani siamo chiamati quindi ad attuare la missione della Chiesa, che ci accompagna dalla nascita alla morte offrendoci la Grazia dei Sacramenti. La Chiesa oggi è in uscita, la sua finalità è andare incontro agli altri, ai loro problemi, è educazione per le nuove generazioni. Come missionari, siamo chiamati ad essere testimoni e portatori dell’amore di Dio in ogni ambiente. L’indulgenza plenaria – ha concluso l’Arcivescovo – da guadagnare con la santa Confessione, la santa Comunione e la Preghiera eucaristica, possa rigenerare il nostro spirito. Tanti i fedeli presenti alla cerimonia, che al momento dell’apertura della “Porta Santa”, seguita al rito dei tre colpi di pastorale dati dall’Arcivescovo, hanno espresso la propria emozione con un fragoroso applauso. Alla solenne celebrazione eucaristica, presieduta da mons. Filippo Santoro, hanno assistito Sacerdoti, il Luogotenente dei Carabinieri Cosimo Vinciguerra, il Comandante della Polizia Locale Donato Greco e una folla in festa di fedeli che gremiva la chiesa. A conclusione sono stati inaugurati, il percorso “Dona un mattone e metti la tua firma” e la nuova sala parrocchiale, intitolata a Lino Luccarelli, valido collaboratore e sostenitore delle iniziative laiche e religiose della Parrocchia, morto prematuramente. In sua memoria la moglie Isa Maggi, alla quale don Mimmo ha offerto un omaggio floreale, e i figli Francesco e Giovanna, hanno donato all’Oratorio “Giovanni Paolo II” della Parrocchia, un defibrillatore. La serata “storica” si è conclusa con un simpatico spettacolo circense, l’avvio del torneo di calcio a cinque “1° Memorial Lino Luccarelli” e fuochi d’artificio, coronati da momenti conviviali e degustativi. Come già pubblicato, il 5 e 6 luglio si svolgerà la festa civile e religiosa, in onore di Santa Maria Goretti, la cui statua, in occasione del “Giubileo” è tornata all’iniziale splendore con un artistico restauro. Michele Annese

Fonte: Michele Annese