Riceviamo e pubblichiamo Crispiano: mai interferito con le scelte del sindaco. Di seguito le dichiarazioni del consigliere regionale Renato Perrini Ultimamente sono stato chiamato in ballo in merito alle dipartire all’interno dell’amministrazione comunale di Crispiano, e quindi mi preme fare alcune precisazioni. Intanto l’Ente è nato con una vocazione prettamente “civica”, così è stato deciso dal sindaco e il suo indirizzo mi pare che sia stato seguito da tutti. I partiti sono stati lasciati fuori e anche io non ho avuto nessuna voce in capitolo nelle scelte fatte fino a questo momento. La mia personale amicizia con Egidio Ippolito non deve essere confusa come una mia ingerenza nelle direttive che erano di solo appannaggio del sindaco, della sua Giunta e del consiglio nella sua interezza. Chi pensa e scrive il contrario commette un errore. All’interno della giunta e del consiglio, ci sono persone che stimo profondamente, sia persone che ancora sostengono Egidio, sia chi ha deciso liberamente di fare un passo indietro ad un anno dalle elezioni. Non giudico, non è mia abitudine, e non ho commentato fino a questo momento proprio perché “politicamente” sono rimasto sempre in disparte. Oggi mi permetto queste dichiarazioni solo ed esclusivamente perché è stato fatto il mio nome ed è stato detto che l’amministrazione è “marchiata” Direzione Italia, aggiungendo poi che il sindaco Ippolito è persona non libera politicamente parlando. Dunque ripeto con estrema chiarezza: non ho gestito la macchina amministrativa fino ad oggi, e non ho gestito ingressi ed uscite di assessori e consiglieri. Sono stato solo un osservatore passivo e mai attivo, anche perché i miei impegni politici in Regione Puglia, e vi assicuro che sono tanti, non mi permettevano di gestire faccende strettamente locali. Oggi però, il sindaco, a cui sono legato umanamente, mi ha chiesto un incontro per tentare di fare sintesi a dargli una mano a riprendere quel filo che ultimamente si è ingarbugliato a causa di incomprensioni e poca chiarezza. Ho già detto, e ora lo faccio pubblicamente, che non rinnego chi è andato via perché gode del mio rispetto, e in molti casi della mia personale amicizia, ed è per questo che ho deciso di accogliere la richiesta di Egidio e provare insieme a ricostruire una tela lesionata, soprattutto in quanto a rapporti personali, per il bene del paese.
Fonte: Renato Perrini