politica : SPRECO DI SOLDI PUBBLICI: LE VERITÀ VERE

Riceviamo e pubblichiamo Il famoso “Portale del cittadino” commissionato con affidamento diretto alla Cartec di Rimini, al costo di 40mila euro, oltre IVA, è stato dismesso. A tal proposito ad una nostra interrogazione presentata a febbraio 2017, l’Assessora Pontrelli aveva risposto che “di sicuro scadendo ad agosto, per questo contratto biennale non ci sarà assolutamente un rinnovo, anche perché tanti dei servizi che la Cartec avrebbe dovuto fornire, oggi ce li fornisce la SINCOM”, con cui il Comune ha stipulato un contratto per i sistemi informatici di circa 113mila euro oltre IVA. Il problema per cui questo portale non è andato a regime, sembrava di capire, sempre dalla risposta risiedeva soprattutto nella mancanza della “banca dati integrata TARI”. Di chi sia la colpa della mancanza di questa banca dati, se del Comune, della Cartec, o di qualche altro, non c’è dato di sapere. Una cosa è certa: a pagare questo software mai utilizzato a pieno e dismesso nel giro di circa due anni, saranno i cittadini di Crispiano. Nel frattempo in Comune si utilizza il software della SINCOM. Un sistema che, a detta di tanti dipendenti, presenta diverse criticità. Addirittura la responsabile del servizio finanziario ha fatto sapere con una nota ufficiale “della impossibilità di adempiere agli obblighi di legge a causa della insufficienza tecnologica e informativa” di quel software. Però il Comune in questi giorni sta anche liquidando 28mila euro, dei 40mila che deve versare comunque alla Cartec di Rimini (determina n. 445 del 18 maggio 2017) Ma questo sistema, anche se dismesso, va comunque pagato? “Crispiano Smart City – Città Intelligente”, si era affrettato a dichiarare il Sindaco Egidio Ippolito, insieme al già Assessore Paciulli, per presentare, nel 2015, questo portale. Intelligentissima, aggiungiamo noi. “L’Amministrazione Ippolito dimostra ancora una volta che, alle sterili polemiche ed agli attacchi gratuiti, si risponde lavorando e realizzando progetti assolutamente innovativi nell’esclusivo interesse dei cittadini”. Infatti, perché è nell’interesse dei cittadini prendere 40mila euro e buttarli dalla finestra. “Citta intelligente”, “Rivoluzione”, “Interesse dei cittadini”… Ad oggi di tutto questo rimane solo la propaganda… e un bel danno all’erario.

Fonte: Paese Futuro