GIOVANNI PAISIELLO FESTIVAL 2017 Si recupera domenica 10 settembre la Notte bianca annullata per maltempo ___ Il programma prosegue lunedì 11 settembre con Prima della Prima Lorenzo Mattei introduce LA SERVA PADRONA Caffè Letterario Cibo per la mente via Duomo Taranto Si recupera domenica 10 settembre la Notte bianca che venerdì avrebbe dovuto aprire il Giovanni Paisiello Festival e che, invece, è stata rinviata a causa del maltempo. Pertanto, il programma subisce qualche piccola variazione. Rimane invariata l’esibizione itinerante lungo via Duomo, dalle ore 21, dell’Orchestra di fiati «Giuseppe Chimienti» di Montemesola diretta da Lorenzo De Felice che, nel segno della tradizione bandistica pugliese, proporrà sue trascrizioni di musiche di Paisiello dal «Barbiere», «Nina, o sia La Pazza per amore», «Le nozze di Bacco e Arianna», «La Molinara» e l’«Inno delle due Sicilie». Raggiunta piazzetta Monteoliveto, l’Orchestra terrà un concerto alle ore 22.45. Musica alle 21.15 anche nel Salone degli Specchi di Palazzo di Città, dove l’enfant prodige del pianoforte, Giuseppe De Maglie, suonerà la Sonata «Richiamo di caccia» di Paisiello accanto a pagine di Beethoven, la Sonata patetica e quelle Variazioni sul tema “Nel cor più non mi sento” dall’opera «La Molinara» con cui il compositore tedesco certifico la propria stima nei confronti del musicista tarantino. A seguire, sempre a Palazzo di Città (ore 21.45), arie di Mozart, Donizetti, Bizet, Cimarosa, Gounod, Verdi, Tosti, Sorozabal e Pergolesi nel recital lirico «All’Idol mio» con Cristina Fanelli (soprano), Domingo Pellicola (tenore), Nico Franchini (tenore) e Francesco Masilla (basso) accompagnati da Michele Renna (pianoforte). Confermata pure la performance di danza urbana tra piazzetta Monteoliveto e via Paisiello (ore 22.15) ispirata dalle musiche di Paisiello che Sandra Novellino e Delia De Marco propongono con Circo Laboratorio Nomade di Crispiano. Prevista, inoltre, una mostra nella chiesa di Sant’Andrea degli Armeni, dove accanto a cimeli, spartiti e costumi che illustrano la vita artistica e umana di Paisiello si potranno ammirare gli scatti del fotografo Carmine La Fratta. La programmazione del Giovanni Paisiello Festival proseguirà lunedì 11 settembre, al Caffè Letterario Cibo per la Mente, in via Duomo (ore 18.30), dove Lorenzo Mattei, direttore artistico del festival, racconterà perché Paisiello “scippò” a Pergolesi la Serva Padrona, l’opera in programma nel chiostro del Mudi di Taranto, martedì 12 e mercoledì 13 settembre (ore 21), cui si aggiunge una terza recita, sabato 16 settembre (ore 21), a Bari, nella chiesa di Santa Teresa dei Maschi, dove ha sede l’omonima Orchestra Barocca diretta da Sabino Manzo, formazione di riferimento dell’associazione Florilegium Vocis con la quale è stato coprodotto l’allestimento, firmato alla regia da Chicco Passaro, con protagonisti il soprano Valeria La Grotta e il basso Giuseppe Naviglio. Sono, infatti, soltanto due i cantanti previsti nella partitura dell’opera, scritta nel 1781 quando gli intermezzi a due voci si erano già estinti da un quarantennio. E, allora, perché Paisiello, durante il suo incarico a San Pietroburgo presso la zarina Caterina II, decise di rimettere in musica il libretto di Gennaro Antonio Federico già utilizzato da Pergolesi? Secondo Lorenzo Mattei, l’assenza di un librettista collaboratore e la contrazione delle durate degli spettacoli richiesta dalla zarina non giustificano, da sole, una scelta che per certi aspetti ha il sapore di una sfida sfrontata. Piuttosto, quella di Paisiello fu una scelta simbolica con la quale segnare un cambio di rotta generazionale. Il compositore tarantino, che con un giudizio tagliente aveva detto del collega «se non fosse morto giovane non sarebbe diventato così famoso», il mito Pergolesi doveva lasciare il passo al mito vivente. Dunque, nel presentare «prima della prima» questa nuova messa in scena della Serva padrona, Matteri ripercorrerà le tappe di formazione del mito di Paisiello e cercherà di fornire le spiegazioni del suo successo su scala internazionale. Il festival, organizzato dagli Amici della Musica «Arcangelo Speranza» con il sostegno di Mibac, Regione Puglia, Comune di Taranto, Puglia Promozione e Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, è stato reso possibile anche grazie al sostegno di alcune eccellenze imprenditoriali nazionali e territoriali, Conad, Programma Sviluppo, Caffè Ninfole e Basile Petroli, BCC di San Marzano di San Giuseppe e Confindustria Taranto. Info e prevendite 099.730.39.72 e www.giovannipaisiellofestival.it. addetto stampa Francesco Mazzotta
Fonte: Francesco Mazzotta