Crispiano: Accademia musicale G. Puccini Il 29 novembre 2016 si sono svolte in tutta Italia le commemorazioni per il 92° anniversario della scomparsa del grande compositore Giacomo Puccini. Il Maestro, si spense a Bruxelles lasciando incompiuto il suo ultimo capolavoro: Turandot. Infatti, Puccini, non arrivò a scrivere l’ultima scena che, in seguito, il finale dell’Opera fu affidato al compositore Franco Alfano. Il genio musicale Pucciniano è stato rappresentato in tutti i maggiori teatri del mondo e interpretato dalle voci più importanti di Soprano, Tenore e dalle più famose orchestre di ogni epoca. Famosa rimane l’esecuzione di Turandot del 25 aprile nel 1926 alla Scala di Milano, quando, Arturo Toscanini a metà del terzo atto della rappresentazione, profondamente commosso arrestò l’esecuzione, sussurrando al pubblico le parole: “ qui termina la rappresentazione perché a questo punto il Maestro Puccini è morto”. Com’è nota l’Accademia musicale G. Puccini di Crispiano, della quale è presidente il Tenore Gianni Locorotondo, svolge la sua meritoria diffusione per l’insegnamento dell’Arte musicale. Le iscrizioni ai corsi per qualsiasi età, sono aperti tutto l’anno è comprendono canto lirico e moderno oltre ad ogni genere di strumenti musicali a partire dal Violino, Violoncello, Pianoforte, Oboe, Clarinetto, Sassofono, Tromba, Flauto, Ottavino, Organo, Corno, Chitarra classica ed Elettrica oltre ad ogni tipo di strumenti a percussioni. Il Tenore Gianni Locorotondo come si ricorderà ha cantato nel teatro di Taormina nella Tosca di Puccini e fa parte insieme al soprano Lorena Zaccaria dell’Operum Orchestra d’Archi diretta dal M° Mariano Panico che prossimamente si esibirà con i suoi giovani talenti a Crispiano. L’Accademia G. Puccini di Crispiano è abilitata per la preparazione ai corsi pre-accademici che consentono l’accesso ai conservatori statali. Per le iscrizioni e per ogni tipo di esigenza musicale vi aspettiamo in via Ponticello 16, angolo Via Regina Elena in Crispiano (TA). Vi aspettiamo info: 3332332456 Addetto Stampa. Francesco Santoro