Riceviamo e pubblichiamo
Crispiano, 9 ottobre 2017
Dopo l’approvazione da parte del Commissario ad acta dott. Cosimo Gigante, del provvedimento che avrebbe dovuto adottare l’Amministrazione uscente, con la sua maggioranza di centro destra, il Prefetto dott. Donato Cafagna, ha nominato il dott. Mario Volpe, Commissario prefettizio, per la gestione straordinaria del Comune, sino alle elezioni della prossima primavera.
La coalizione di opposizione “Paese Futuro”, a seguito di alcune dichiarazioni politiche, ha specificato che “nel caso di Crispiano il Commissario ad acta doveva semplicemente approvare ciò che il Consiglio comunale ha bocciato, cioè il riequilibrio del Bilancio 2017, atto indispensabile per continuare la vita amministrativa del nostro Ente, e l’integrazione al Rendiconto 2016. Ciò è stato fatto il 5 ottobre e pubblicati sull’Albo pretorio on-line. Il voto sul riequilibrio di Bilancio espresso da 9 consiglieri comunali contro gli 8 rimasti con Ippolito, che ne ha sancito il fallimento politico, era, appunto, un voto politico, al di là del merito del provvedimento. Ippolito e i suoi le stanno sparando sempre più grosse, per far credere che grazie a loro è tutto a posto e che sono i migliori e i più forti. Invece non è a posto niente. I conti sono un disastro e non riescono neanche a riscuotere quanto preventivato”.
“Il Commissario ad acta – prosegue il comunicato – non è entrato nel merito dei provvedimenti. Non ha valutato se fossero buoni provvedimenti perché non gli competeva. Li ha approvati così come predisposti dall’Ufficio finanziario del Comune muniti del parere del Revisore, che, nel caso del riequilibrio, pur non esprimendo parere negativo, lo ha corredato di una serie di raccomandazioni, mentre per l’integrazione al rendiconto ha espresso parere positivo con riserva”.
Al Commissario, Paese Futuro “rivolge l’augurio di buon lavoro nell’interesse di questa comunità, così maltrattata dagli ex amministratori eletti. Vedremo. Sta di fatto che Ippolito non è più Sindaco. Bocciati”.
Michele Annese
Fonte: Michele Annese